Rassegna Stampa

web Vistanet Cagliari

Percorso dell’antica Via Crucis Karalitana – Fonte www.cagliariturismo.it

Fonte: web Vistanet Cagliari
15 marzo 2018

Percorso dell’antica Via Crucis Karalitana – Fonte www.cagliariturismo.it

Cagliari: dopo 80 anni di oblio, risorge l’antica Via Crucis Karalitana


Sono trascorsi ben ottant’anni dall’ultima volta in cui i quattro storici quartieri di Cagliari furono attraversati dall’antica Via Crucis Karalitana, una delle più coinvolgenti celebrazioni sacre che commemora il doloroso percorso di Cristo verso il Calvario. Dal 1938, infatti, ultimo anno in cui tale manifestazione religiosa fu rinnovata, i fedeli cagliaritani “dimenticarono” quel percorso di preghiera, riflessione e penitenza, conosciuto anche come Via Crucis muraria: quattordici stazioni che da Marina a Villanova, passando per Castello e Stampace, segnano un pio tragitto che si snoda per le strade, i vicoli e gli angoli degli antichi quartieri del capoluogo sardo. Oggi, grazie all’adesione dei frati francescani di Santa Rosalia e l’impulso della Diocesi di Cagliari, quell’antico cammino di fede, ma anche di arte, finalmente risorge: l’appuntamento è per la serata di venerdì 16 marzo con partenza alle ore 20.30 dalla chiesa di Santa Rosalia, nel quartiere Marina.
Al principio del secolo scorso, la Via Crucis muraria cittadina rappresentò l’evento culminante della Settimana Santa, un momento spirituale autentico e di forte coinvolgimento religioso, scandito, nelle sue tappe, da quattordici bassorilievi artistici su lastre di ghisa, collocate sulle facciate delle chiese e dei palazzi degli storici quartieri di Marina, Villanova, Castello e Stampace. Nel 1933, monsignor Ernesto Maria Piovella – arcivescovo di Cagliari dal 1920 al 1949 – decise di realizzare, nei quartieri della vecchia Cagliari, le quattordici stazioni della Via Crucis, che fu inaugurata , proprio in quell’anno, in occasione del XIX centenario della morte di Cristo, celebrato dal Giubileo della Redenzione.

VI stazione, Santa Veronica deterge il viso di Cristo, Conservatorio delle figlie della Provvidenza – Fonte www.cagliariturismo.it

Rinnovatasi per circa sei anni, la devozione religiosa dei fedeli cagliaritani fu interrotta dall’irrompere del secondo conflitto mondiale: da allora, non fu più ripresa e solo di recente l’idea di ripristinare lo storico percorso cittadino della Via Crucis si è potuta finalmente realizzare. Insieme al pio cammino di fede e spiritualità, anche le formelle delle stazioni caddero nell’oblio e, tra queste, due andarono perdute a causa dei bombardamenti del 1943: quella della terza stazione che rappresenta la prima caduta di Gesù nella salita al Calvario, originariamente ubicata nella facciata della chiesa di San Domenico, e l’effige dell’undicesima stazione, originariamente disposta sulla facciata della chiesa di Sant’Anna, raffigurante la Crocifissione. Entrambe sostituite da delle riproduzioni negli anni ’50 del secolo scorso, solo la terza stazione è tutt’ora scomparsa, mentre l’undicesima è fissata all’inizio di via Sant’Efisio, a sinistra della scalinata della chiesa di Sant’Anna.

Antica Via Crucis Karalitana, chiesa di Sant’Anna – Fonte www.sardegnamagazine.net

Quasi tutte le quattordici formelle in ghisa, quindi, sono giunte fino ai nostri giorni, attraversando, però, un lungo periodo di incuria e abbandono. È solo grazie all’iniziativa dello stampacino Merisalvo Acciaro, commerciante di prodotti petroliferi con l’hobby della restaurazione, che nel 2004, con il sostegno del Comune di Cagliari, questo splendido patrimonio culturale della città è ritornato allo splendore di un tempo.
L’antica Via Crucis Karalitana inizia e si conclude nella chiesa di San Salvatore da Horta dei frati minori, meglio conosciuta come chiesa di Santa Rosalia. Il sacro itinerario si snoda lungo un percorso che attraversa le principali strade della vecchia Cagliari e prevede delle soste nei luoghi testimoni della storia cristiana della città: dalla parte alta del quartiere Marina, il cammino prosegue a Villanova, toccando le stazioni di San Domenico, San Cesello e San Mauro; si sale, poi, a Castello, per le soste al Conservatorio della Provvidenza, al Palazzo Arcivescovile, a Santa Croce, a San Giuseppe, alla Madonna della Pietà e al Monastero del Santo Sepolcro; si arriva, infine, a Stampace, nella chiesa di Sant’Anna, e, passando per le chiese di Sant’Agostino e quella del Sepolcro, si fa ritorno a Santa Rosalia. Oltre ai momenti di preghiera, ci sarà spazio anche per alcuni brani dei bianchi Cantori delle due Arciconfraternite di Villanova, quella della Solitudine di San Giovanni e quella del Santissimo Crocifisso.
Dunque, venerdì 16 marzo, dopo un silenzio durato ottant’anni, la Via Crucis Karalitana, presieduta dall’arcivescovo Arrigo Miglio, animerà nuovamente i quartieri storici della città, con quel cammino di fede e passione che, attraverso l’arte e la spiritualità, aveva unito l’intera comunità.