Rassegna Stampa

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Cagliari, proclamato sciopero Ctm per l’intera giornata dell’8 marzo

Fonte: web cagliaripad.it
3 marzo 2018

Cagliari, proclamato sciopero Ctm per l’intera giornata dell’8 marzo
Le rappresentanze Sindacali Aziendali hanno proclamato un’altra azione di sciopero per l’intera giornata dell’8 marzo

Dopo gli scioperi al CTM del 4 e 15 dicembre 2017 e del 24 gennaio 2018, le OO.SS. ORSA Autoferro TPL e FTS/CSS con le rispettive Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA) ad esse aderenti hanno proclamato un’altra azione di sciopero per l’intera giornata dell’8 marzo 2018 a sostegno della vertenza apertasi con lo stato di agitazione del 31/03/2017 per rivendicare oltre a una serie di gravi problematiche contrattuali, il ripristino delle corrette relazioni industriali e più in particolare il Diritto di Rappresentanza che la dirigenza del CTM continua a negare alla RSA aderente all’ORSA.

“A tutti gli scioperi proclamati da ORSA e CSS, ai quali hanno aderito la RSA FAISA e la RSA ex RdB, vi ha partecipato in media più dell’80% dei Lavoratori del CTM. Questi, con la loro massiccia adesione agli scioperi, ribadiscono alla dirigenza del CTM quanto andiamo da sempre sostenendo: ai Lavoratori e solo a loro è riconosciuto il Diritto da chi farsi Rappresentare Sindacalmente. Il datore di lavoro non può e non deve assolutamente interferire” – scrivono i sindacati.

 

“La vertenza nasce nel lontano novembre 2013 quando al CTM di Cagliari si costituisce la RSA ORSA TPL/CTM-SpA. Da quel momento la RSA ORSA pur essendo fin dalla sua costituzione il secondo sindacato maggiormente rappresentativo in termini di Iscritti, è “bersaglio” di un ostracismo senza precedenti al CTM SpA da parte di una dirigenza che ha voluto e vuole così colpire non tanto la RSA ORSA ma bensì i Lavoratori che la rappresentano. Con questo fine si rifiuta di attivare il confronto sulle problematiche che investono i Lavoratori come: Sicurezza; Turni di lavoro; sistema premiante; ferie; assunzioni e turn-over; andamento generale dell’Azienda (gare) – e proseguono – non è certamente migliore il trattamento che la dirigenza del CTM sta riservando alla FTS/CSS. A parole la dirigenza dice che gli riconosce la titolarità negoziale, mentre, nei fatti al tavolo negoziale fa partecipare sue delegazioni che non hanno alcuna delega a trattare ma che, invece, pretende persino di censurarne le dichiarazioni a verbale”.

“Ma non basta, accade anche di peggio. Succede che la stessa dirigenza che sta riservando il trattamento su citato a ORSA e CSS, senza provar vergogna ha legittimato una nuova pseudo RSA costituitasi con soli 2 (DUE) iscritti. Un “Giallo” che nemmeno il grande “Poirot” saprebbe spiegare. Invece per il CTM è più che sufficiente, ed è con essi che continua a fare accordi. Pessimi accordi, non certo per il CTM, con sindacati privi di rappresentatività, non solo dal punto di vista numerico, e che non godono di alcuna fiducia presso i Lavoratori. Contro questo atteggiamento arrogante dello staff manageriale guidato prima dal dott. Castagna e poi dall’Ing. Murru (noto esponente del PD nominato dal Sindaco Zedda), ci sono stati scioperi, manifestazioni, interrogazioni al Consiglio Comunale di Cagliari da parte dei Consiglieri di centro sinistra e centro destra, interrogazioni al Consiglio Regionale da parte del gruppo politico “Art.1”, nonché una mozione regionale firmata da ben 16 Consiglieri Regionali del centro destra. E come dimenticare il comunicato stampa del gruppo politico del PD partito di maggioranza del Consiglio Comunale di Cagliari dell’aprile 2014 che affermava: “…Il Gruppo consigliare del partito Democratico confida nella disponibilità delle parti ad attivare in tempi brevissimi un dialogo proficuo che raggiunga il risultato del riconoscimento pieno di OR.S.A. come interlocutore sindacale del C.T.M. al pari delle altre organizzazioni sindacali presenti in azienda…”. Tutto questo è stato fatto per affermare ciò che non può essere contestato ovvero: il Diritto di Rappresentanza alla RSA ORSA – continuano – ma per le OO.SS. ORSA e CSS la situazione più eclatante, che di fatto su questa vicenda porta al fallimento della politica capeggiata dal Sindaco Zedda, è che il Consiglio Comunale di Cagliari per ben due volte (nel 2014 e nel 2015) ha approvato due distinti Ordini del Giorno che impegnavano il Sindaco Zedda ad intervenire presso la Sua azienda (il Comune di Cagliari detiene il 67,5% delle azioni del CTM) affinché la RSA ORSA venisse riconosciuta alla pari delle altre RSA presenti al CTM. Il Sindaco Zedda, invece, come Ponzio Pilato se ne lavato le mani fregandosene dei disagi sopportati dalla Cittadinanza a causa degli scioperi dei Lavoratori del CTM. Bella Politica”.

“Nel corso dell’ultimo sciopero del 24 gennaio 2018, l’Ing Murru in veste di Direttore del CTM rilasciava dichiarazioni alla stampa e fornendo dati parziali e fuorvianti sull’adesione dei Lavoratori allo sciopero, affermava che alle ore 19 l’adesione era al di sotto del 50%. Quindi, a suo dire un dato negativo per le due OO.SS. che lo hanno proclamato. Fermo restando che il dato in nostro possesso è che l’adesione allo sciopero nella media giornaliera è stato di circa l’80%, se ne deve dedurre che per il Presidente e per il Direttore Generale, figure apicali del CTM SpA concentrate ambedue nella persona dell’Ing. Murru, il 50% dei Lavoratori che contestano il loro operato è insignificante. Così come è insignificante che i Cittadini abbiano subito i disagi dello sciopero. Cos’altro ci si deve aspettare da un Manager in “Doppio Petto” per nomina della Politica?! Vale di più l’ostracismo attuato nei confronti di ORSA e CSS, che gli consente di governare il CTM a ruota libera senza dover dar conto ai Lavoratori, o usare il buon senso e ripristinare la Democrazia anche al CTM evitando così i disagi alla Cittadinanza incolpevole? Certamente l’ing. Murru, come per gli altri scioperi proclamati dalle OO.SS. ORSA e CSS, per contrastare il volere della maggioranza dei Lavoratori sul Diritto di Rappresentanza alla RSA aderente a ORSA e per avere un alibi alle sue dichiarazioni fuorvianti, metterà in campo circa 100 Lavoratori con contratti precari, molto probabilmente violando norme di legge, giusto per contrastare lo sciopero – e concludono – ma queste operazioni poco ortodosse non fermeranno la lotta dei Lavoratori per difendere un Diritto come quello della Democrazia Sindacale nei Luoghi di lavoro”.