Di Ennio Neri 2 marzo 2018
Ok al Patto Sicurezza tra Prefettura, Regione, Comune di Cagliari, Anci (associazione nazionale comuni) e Cal (consiglio autonomie locali). Dopo l’accordo tra Regione e Governo per la sicurezza nell’Isola, il piano viene definito nei dettagli anche in città.
Definito lo strumento principale per la lotta alla microcriminalità: le telecamere. Il patto prevede che i sistemi di videosorveglianza già esistenti vengano implementati, soprattutto nelle zone ad alto tasso di microcriminalità e di cessione di sostanze stupefacenti. Non solo: il livello tecnologico degli impianti sarà innalzato e dotato di moderni sistemi di rilevazione delle targhe.
E le Forze dell’ordine dovranno coordinarsi con comuni e Regione per contrastare e la cessione di droga, la microcriminalità, l’immigrazione clandestina, i reati di tipo predatorio, la contraffazione (la tutela del “Made in Italy”), l’abusivismo commerciale ambulante, sensibilizzando la cittadinanza alla legalità, specialmente in aree fortemente a rischio. Sarà richiesto l’aiuto della Forza di Intervento Rapido (F.I.R.) per la concreta attuazione di iniziative di repressione contro lo spaccio di droga, le rapine e i borseggi. Non solo il comune dovrà impegnarsi a rimuovere le aree di degrado, anche con iniziative di pulizia ordinaria e straordinaria.
L’amministrazione dovrà infatti provvedere alla mappatura dei siti degradati (possibili sedi di attività illecite), dei terreni con insediamenti abusivi, di edifici industriali dismessi, di locali abbandonati. Per adozione misure anti occupazione. Sì anche al contrasto degli insediamenti abusivi attraverso il
continuo monitoraggio dei territori “sensibili” e allo stazionamento illecito di roulotte e camper, con permanenza abitativa, in aree non autorizzate.