Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il cimitero di Bonaria meta turistica per le opere d'arte e i defunti illustri

Fonte: La Nuova Sardegna
23 febbraio 2018


Progetto del Comune per far conoscere pregevoli sculture e i grandi personaggi che sono sepolti in un luogo di riconosciuta bellezza

 


CAGLIARI. Cimitero monumentale di Bonaria come meta turistica: ospita le tombe di eroi del Risorgimento, artisti e intellettuali di fama anche nazionale. Per non parlare di statue e sculture di grande valore artistico. Per questo il Comune vuole valorizzarlo e rilanciarlo come museo a cielo aperto: un pannello con i nomi dei cinquantacinque personaggi illustri vissuti tra XVIII e XX secolo accoglierà i visitatori. Che poi, grazie alla tecnologia, potranno seguire con il loro telefonino un percorso storico-artistico tra tombe e monumenti.

Un camposanto sempre più aperto. Anche alle nuove sepolture: il Comune ha annunciato il termine dei lavori per duecento nuovi loculi. «In tutto il mondo - ha detto il sindaco Massimo Zedda - i cimiteri diventano luoghi di pellegrinaggio, siti in cui a volte gli ingressi devono essere contingentati per l'ingente afflusso. Negli anni scorsi a Bonaria abbiamo organizzato anche dei concerti molto apprezzati».

L'assessore degli Affari generali Danilo Fadda, ricordando che si tratta di otto ettari di opere d'arte, si è voluto soffermare sulla sepoltura di Cesare Pintus, ex sindaco di Cagliari. «È stato il primo cittadino - ha detto - dopo la Liberazione. Ha pagato l'opposizione al regime con cinque anni di carcere. E in poco tempo riuscì a risollevare Cagliari dalle macerie. Morì nel 1948 dopo aver visto riconoscere l'autonomia della Sardegna. Importante che i nostri concittadini conoscano personaggi come Pintus».

Per far conoscere meglio Bonaria ci saranno anche concorsi e progetti riservati alle scuole. «Importante anche la novità tecnologica - sottolineata dall'assessora all'innovazione Claudia Medda - estesa anche a Pirri e a San Michele: si potrà cercare e trovare la sepoltura di amici e parenti grazie ad una app sul telefonino che farà da navigatore tra le sepolture». Il sistema di geolocalizzazione ha riguardato complessivamente 85mila tombe