Rassegna Stampa

Il Sardegna

Belvedere, conto alla rovescia tra pochi giorni scade il bando

Fonte: Il Sardegna
29 giugno 2009

Monte Urpinu. Una gara in tempi record: lavori e manutenzione totalmente a carico del concessionario

L'associazione “Anima” consegnò le chiavi il 31 dicembre scorso: ora l'accelerata il 3 luglio si chiudono i termini per la presentazione dei progetti, il 7 si saprà il nome

Giovanni Runchina cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Da lumaca a ghepardo: in venti giorni. Dopo sei mesi di abbandono, il “Belvedere Memorial” di viale Europa avrà presto un nuovo gestore: o almeno si spera. I cancelli, sbarrati dal 31 dicembre scorso da quando l’associazione “Anima”, ideatrice del “Pasha lounge”, ha riconsegnato le chiavi.
IL COMUNE proprietario dell’area, dopo i silenzi, a metà giugno prepara il disciplinare d’appalto per la struttura in cima a Monte Urpinu: un ettaro con 140 metri quadri di parte coperta. I tempi sono strettissimi: venerdì 3 luglio alle 13, scade il deposito delle manifestazioni d’interesse. Il 7 si saprà il nome dell’aggiudicatario. Un’accelerazione che, nelle intenzioni dell’amministrazione, dovrebbe risolvere la grana del-la gestione. Due settimane fa nel parco erano evidenti i segni del degrado, poi un frettoloso lifting ha parzialmente migliorato la situazione. Sulla destra rispetto al cancello d’ingresso la piccola discarica, con tanto di carrello della spesa e sedia rotta, è stata quasi cancellata; la bottiglia di superalcolico, altro pezzo del museo dell’inciviltà, è rimasta lì: imperterrita. Così come il cannicciato pericolante e le sterpaglie. Il bando, confezionato dagli uffici di via Roma a tempo di record, è dettagliato: quaranta pagine e una sfilza di adempimenti da far impallidire anche l’imprenditore più interessato all’affare. Nelle sezioni: 2.2 “Obblighi del concessionario” e nel 2.4 “Oneri a carico del concessionario” c’è di tutto: si va dal rifacimento degli intonaci e della tinteggiatura interna ed esterna, sino alla riparazione, revisione e sostituzione degli impianti idraulico e fognario, alla messa a norma di quello elettrico e del sistema d’illuminazione, all’allaccio delle linee per telefono e fax, passando per la realizzazione della riserva idrica e del servizio gelateria. Più che un disciplinare d’appalto una costosa messa a norma a carico dell’aggiudicatario: non meno di 300 mila euro secondo la stima più prudente. Un salasso, zavorrato da altri due costi. Il primo è il canone annuo da corrispondere al Comune: 24 mila euro più iva per tre anni, ma l’offerta è migliorativa. Il secondo, non direttamente economico, e tuttavia destinato a incidere nella valutazione finale degli operatori che intendono investire nella struttura: i tempi per la realizzazione di tutti gli interventi. L’articolo 10: “esecuzione dei lavori di ripristino e integrazioni” fissa il termine in 20 giorni consecutivi: prestazione da guiness dei primati, tanto più complicata in piena estate quando le ditte sono chiuse o lavorano a ritmi ridotti e a costi più alti. Infine l’apertura al pubblico: l’estate è l’unico periodo propizio. Chi subentra in questo mese, pur potendo godere di un appalto triennale, lavorerebbe solamente per metà stagione. Poi la chiusura, con le manutenzioni ordinarie (guardiania, giardinaggio, arredi) e il pagamento delle tasse e delle utenze allacciate, sino alla nuova apertura nel 2010 con i primi guadagni pieni.¦