Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Condoni, un esercito in attesa

Fonte: L'Unione Sarda
12 febbraio 2018

EDILIZIA. L'ipotesi di una nuova legge spaventa gli uffici comunali: «Si rischia la paralisi»

 

A 15 anni dall'ultima sanatoria le istanze ferme sono migliaia 

 

A 15 anni dall'ultimo condono edilizio - datato 2003 - la campagna elettorale porta in dote la promessa di un nuovo “liberi tutti” del mattone. Ma se qualcuno comprensibilmente già festeggia all'idea di poter sanare gli abusi piccoli o grandi commessi nel frattempo, di certo la prospettiva sta gettando nel panico gli uffici comunali dell'edilizia privata di Cagliari. Il motivo? Semplice: ad oggi ci sono ancora 5185 pratiche da istruire e 7887 provvedimenti da rilasciare ereditati dai precedenti tre condoni, il primo dei quali risale al 1985. Un arretrato spaventoso che diventerebbe insostenibile se davvero dovesse arrivare una nuova sanatoria.
LA SITUAZIONE «In realtà Cagliari non è messa affatto male rispetto alle altre città italiane - spiega l'assessora all'Urbanistica Francesca Ghirra -, in Italia rimangono infatti ancora 5,3 milioni di domande di condono da evadere, poco più di un terzo rispetto al totale di quelle presentate, che ammonta a 15,4 milioni». A Roma, giusto per dare qualche numero, le istanze di condono dormienti sono 213.185, a Palermo 55.459, a Napoli 45.763 e a Bologna 42.184. Seguono Milano con 25.384, Livorno e Arezzo con poco più di 22.000 e nella top ten c'è pure Fiumicino con oltre 20.000 pratiche in attesa di definizione.
L'ARRETRATO SMALTITO A Cagliari la situazione è migliorata molto negli ultimi anni grazie al lavoro di personale assunto ad hoc. Nel 2013 le pratiche da definire erano infatti 8800 ma nel biennio successivo - con l'attivazione del cosiddetto “cantiere” finanziato dalla Regione e l'assunzione per 12 mesi (più una proroga di sei) di 18 persone - sono state istruite ben 2700 pratiche. «Grazie a questo lavoro - spiega l'assessora Ghirra - sono stati emessi 731 provvedimenti e il numero di pratiche da definire è sceso a 6100 da istruire e 8069 da rilasciare». Tra la fine del 2015 e il 2016 il cantiere invece non è stato attivo, ma grazie a un appalto vinto da un'associazione temporanea d'imprese sono state istruite altre 750 pratiche e rilasciati 140 provvedimenti, riducendo l'arretrato a 5450 domande da istruire e 7929 da rilasciare. E nei primi nove mesi del 2017 l'arretrato è calato ancora: 5331 istanze da istruire e 7902 da rilasciare. «Alla luce degli ottimi risultati ottenuti - prosegue l'assessora - a settembre 2017, grazie a nuovi fondi regionali, è stato possibile attivare un nuovo cantiere di condono. Stavolta però abbiamo scelto di impiegare meno persone (8) per un tempo più lungo (24 mesi) e sono stati selezionati 1 architetto “capocantiere” che coordina il lavoro di 6 tecnici e una figura amministrativa. Da settembre a oggi il cantiere ha istruito 146 pratiche e sono stati emessi 15 provvedimenti. Gli impiegati inoltre ricevono il pubblico e forniscono informazioni, supportano gli uffici nell'accesso agli atti e “dematerializzano” i faldoni, contribuendo all'implementazione dell'archivio digitale».
TIPO E ZONE Le istanze sono le più varie: dalla veranda alla casa completamente abusiva. E sono diffuse in tutto il territorio comunale, anche se la situazione più complessa è quella che riguarda la zona di Medau Su Cramu, dove il vincolo di inedificabilità totale esiste dal 1979 e ci sono già sentenze definitive con annesse ordinanze di demolizione. Grane che appaiono però relative di fronte alla prospettiva di un nuovo maxi condono. «Sono contraria per principio - conclude l'assessora Ghirra - ma al di là di questo, da amministratore, mi preoccupa l'aggravio di lavoro che ne deriverebbe, non si possono fare leggi senza valutarne l'impatto». A Cagliari e nel resto d'Italia si rischierebbe la paralisi.
Massimo Ledda