Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I sindaci chiedono garanzie: «Servono più uomini e mezzi»

Fonte: L'Unione Sarda
17 gennaio 2018

Domani nell'Isola il ministro Minniti. Minacce a Iglesias, la pista della Rwm

 

 

 

 

Repressione, vigilanza ma anche una qualità di vita migliore per le comunità sarde. Sono le richieste che la delegazione di 25 sindaci presenterà domani al ministro dell'Interno, Marco Minniti in visita istituzionale a Nuoro. Gli atti intimidatori, ai quali sono esposti i primi cittadini, necessitano di una soluzione immediata ed è per questo che l'Anci ha riunito i sindaci, ieri mattina, a Nuraghe Losa. Intanto spunta una nuova pista legata alla discussione sulla riconversione della fabbrica Rwm per le minacce agli amministratori di Iglesias legate alla discussione sulla riconversione della fabbrica Rwm.
IL MALESSERE La vera novità riguarda il parere unanime sul fatto che uno dei fattori scatenanti delle minacce sia il malessere sociale; per questo il presidente, Emiliano Deiana, ricorda l'importanza di interventi per «contrastare povertà e disagio». Oltre Deiana e Andrea Soddu, in qualità di presidenti di Anci e Cal, faranno parte della delegazione che incontrerà il ministro, i sindaci dei Comuni capoluogo e quelli che hanno subìto attentati e minacce.
LA PIAGA Migliorare la qualità della vita, dunque, è un modo per affrontare una piaga che in Sardegna registra cifre preoccupanti. «Ridurre l'emarginazione sociale è un modo per contrastare questo fenomeno», sottolinea Deiana, «per quello chiederemo investimenti duraturi e strutturali in istruzione, cultura e formazione». Significa poter contare su un presidio scolastico in ogni centro dell'Isola perché è importante un «luogo di controllo e formazione per le giovani generazioni».
LE RICHIESTE Ci sono poi gli interventi che puntano a un maggiore controllo sociale che fungano da deterrente. «Chiedermo maggiore presenza di forze dell'ordine», spiega Deiana, convinto della necessità di «aumentare il controllo sul territorio e avere in ogni Comune interlocutori qualificati». Un'altra priorità riguarda le risorse per «completare la dotazione di strumentazione per favorire le indagini», sottolinea il numero uno dell'Anci, «come il sistema di videosorveglianza in tutti i Comuni della Sardegna».
LA SPERANZA Le rivendicazioni dei sindaci si scontrano, però, con il fatto che «le camere sono chiuse e siamo in una fase di transizione del governo», sottolinea Deiana. Da qui la necessità di avere garanzie che l'impegno del ministro «ottenga la garanzia di continuità con il prossimo esecutivo».
NUOVA PISTA Sul fronte delle intimidazione agli amministratori di Iglesias, i carabinieri starebbero indagando sul possibile legame tra il ritrovamento (il 5 gennaio) della testa di un capretto sotto un'auto parcheggiata nella struttura di via Isonzo, e la discussione (in corso da mesi) sull'opportunità di riconvertire la fabbrica della Rwm, che ha una parte degli stabilimenti nell'isola amministrativa di San Marco, territorio comunale di Iglesias. «Auguri a sindaco, giunta e loro familiari», c'era scritto in un foglio a quadretti lasciato insieme alla testa dell'animale e a un'altra cartuccia vuota. Un segnale inquietante per molti, scherzo di dubbio gusto per altri. Fatto, peraltro, che potrebbe essere slegato (ma anche questo è da accertare) dal proliferare di scritte minacciose contro il sindaco comparse in questi giorni in diverse pareti della città (e anche all'interno del sottopiano del palazzo comunale di via Isonzo) e per le quali sono in corso le indagini del commissariato di Polizia.
LE INDAGINI Sta di fatto che gli investigatori l'hanno presa molto sul serio e - seppure il riserbo sia massimo - non è da escludere che uno dei filoni seguiti possa ricondurre alle contrapposizioni sull'attività della “Rwm Italia”. Certo è che il sindaco Emilio Gariazzo si è espresso pubblicamente per la riconversione, seppure gli uffici comunali (con norme alla mano) abbiano rilasciato alla società le concessioni edilizie richieste. Qualcuno può essere stato infastidito? Ad accendere i riflettori sull'impegno dell'amministrazione di Iglesias per la riconversione della fabbrica era stato, subito dopo il ritrovamento della testa del capretto, anche Marco Mameli, presidente della onlus “Assotziu consumadoris Sardigna” in un comunicato di solidarietà.
LE IPOTESI Ma ci sarebbero almeno altre due questioni all'attenzione degli investigatori. Una è legata all'assegnazione (il 27 dicembre scorso) di 30 alloggi popolari ad altrettante famiglie in graduatoria: fatto che ha provocato il disappunto di altri cittadini. L'altra riguarda sempre alloggi, nello specifico, quelli delle “ex casermette”, diventati comunali nel 2009. Da tempo è in corso una contrapposizione tra abitanti e amministrazione per i calcoli fatti da quest'ultima per stabilire il canone e per la richiesta, definita illegittima, degli arretrati.
Matteo Sau
Cinzia Simbula