Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Non è una strada per i pedoni Nel primo tratto del viale Marconi non ci sono marciapiedi

Fonte: L'Unione Sarda
15 gennaio 2018

Chi va a piedi deve camminare sul ciglio della strada col serio rischio di essere investito

Non è una strada per i pedoni Nel primo tratto del viale Marconi non ci sono marciapiedi 

Per passeggiare in viale Marconi ci vuole un manuale di sopravvivenza. I marciapiedi praticamente non esistono e i pedoni si fanno il segno della croce ogni volta che cercano di fare qualche metro. A rischio della loro vita. L'altro giorno, ad esempio, un pensionato si è visto passare a pochi centimetri dal naso un'auto che andava, in direzione Quartu, a forte velocità. Storia di ordinaria follia.
«È una cosa inaccettabile - dice Carla Schirru, 33 anni, igienista dentale, mentre torna a casa dopo aver comprato un paio di scarpe - il Comune dovrebbe fare qualcosa, non è possibile che si continui a vivere in questo modo».
È impensabile uscire per fare una passeggiata rilassante. Le auto procedono a velocità elevate, quasi fossero in pista. Gli autobus, a causa dello loro grandi dimensioni, passano rasenti al margine della strada sfiorando le persone.
«Ogni giorno mentre mi dirigo verso la fermata del bus corro il rischio di inciampare in qualche pietra o nei fossi di cui è disseminato il ciglio della strada», spiega Sara Mulas, studentessa in Biologia che si dirige verso casa dopo una giornata intensa di studio.
Pur essendoci tutto lo spazio necessario per costruire dei marciapiedi a norma, le persone sono costrette a camminare a filo della linea bianca di fine della carreggiata. Il bordo strada è in pessimo stato, si è obbligati a fare lo slalom tra alberi, pozzanghere, erba alta e pilastri della luce, senza contare i canali di scolo molto alti e all'interno dei quali si rischia di cadere. Sconsigliati i tacchi, meglio armarsi di scarpe da tennis, anzi da trekking.
Camminare in questo modo è molto pericoloso. È una situazione insostenibile e limitante. Alcune persone hanno deciso di non sfidare la sorte e di non mettere a repentaglio la propria vita, perciò preferiscono utilizzare l'automobile e fare qualche chilometro in più per andare a fare la spesa, rinunciando alla comodità di avere un supermercato a due passi da casa.
«Non posso uscire e fare quattro passi con il mio bambino di un anno. Muoversi con il passeggino in questo tratto di strada è veramente impraticabile - dice Silvia Marras, residente in viale Marconi da anni - ho il timore di uscire e percorrere questa strada da sola, figuriamoci con il mio bambino. Non oso immaginare come sarebbe per una persona disabile costretta in una sedia a rotelle, un vero incubo».
Questa condizione dura da troppo tempo. C'è bisogno di un cambiamento radicale per consentire a tutti gli abitanti di uscire con più tranquillità e godersi al meglio il proprio quartiere.
Valentina Pisano