Rassegna Stampa

Il Sardegna

E sull'edilizia dietro front raffica di licenze revocate

Fonte: Il Sardegna
24 giugno 2009

Comune. Al vaglio il progetto in via Gallinara. Il costruttore: «Ottanta cantieri fermi» 
Su via Ravenna concessione bloccata «per l'orientamento dei pm». Ma il Tar: atto illegittimo

Elena Laudante elena.laudante@epolis.sm ¦

L'edilizia cagliaritana rischia di finire di nuovo nel caos. Non più per effetto del Piano paesaggistico regionale, ma a causa dello stesso ufficio Edilizia privata del Comune, o meglio di alcuni provvedimenti che stanno facendo piombare i costruttori nello sconforto. Dal 2008 a questa parte, dall'ufficio escono non più licenze, ma revoche a quelle rilasciate quando il Ppr imponeva, invece, di centellinarle. Dopo le inchieste e i sigilli della magistratura a cantieri risultati poi illegittimi (per effetto del Piano regionale) arriva il dietro front: le revoche alle licenze sarebbero tra le dieci e le quindici. Tra queste potrebbe esserci anche quella per la palazzina che sta per sorgere in via Gallinara: Mossa aveva comunicato l'avvio della procedura di revoca, nonostante una pronuncia favorevole del Riesame. Fonti che chiedono l'anonimato lo vogliono bloccato, ma l'imprenditore Francesco Cardia assicura: «Ancora nessuna revoca, ma ho le carte in regola». Per Cardia «le procedure aperte per sospendere li-cenze sarebbero un'ottantina». Impossibile contattare il dirigente Mario Mossa, titolare del potere di revoca. Tra i primi a finire nella scure del dirigente Mossa era stata Alessandra Loddo, che in via Ravenna era stata autorizzata - nel 2007 - a realizzare un edificio a meno di 100 metri dalla fortificazione militare di Montixeddu, un tempo vincolata dal Ppr. Il progetto del committente Icnos Immobiliare era stato bloccato dalla magistratura nel febbraio 2008, e dopo una prima comunicazione sull'avvio della procedura di revoca, l'ufficio del Comune ha annullato definitivamente il permesso a costruire il 2 aprile scorso, dopo oltre un anno. Eppure, nel frattempo la cosiddetta “sblocca cantieri” voluta dalla Giunta Soru nell'agosto 2008 ha fatto decadere - in sostanza - il vincolo dei 100 metri da quello e da tutti i beni paesaggistici non individuati in maniera precisa. Nel provvedimento di aprile, Mossa ha fatto riferimento agli “orientamenti della magistratura penale” (che sta andando avanti) per motivare il vincolo a Montixeddu e dunque la revoca della concessione. Il Tar la pensa diversamente. Sollecitata dai legali Massimiliano Marcialis e Carla Valentino, la seconda sezione - Rosa Maria Pia Panunzio presidente, Francesco Scano consigliere e Antonio Plaisant estensore - ha cassato l'atto che «si basa su una motivazione perplessa ed insufficiente». ¦