MULINU BECCIU. L'associazione ArCoEs riconsegna le chiavi al Comune
«Il sindaco ha fatto promesse ma andiamo via»
«Area3 non è morta». Le parole dell'attore Fausto Siddi chiudono l'esperienza dell'associazione ArCoEs durata dodici anni. La lettura di un brano di Sergio Atzeni è stata scelta come ultimo atto alla presenza dei funzionari del Comune. Quando sono arrivati in via Carpaccio per la riconsegna delle chiavi hanno trovato un presidio di operatori e residenti che ha voluto sottolineare fino all'ultimo l'importanza delle attività del centro e il ruolo fondamentale in un quartiere con pochi servizi.
Dopo una lunga trattativa non si è trovato un accordo e ieri i rappresentanti di Area3 hanno restituito i locali al Comune. Prima del passaggio di consegne in tanti hanno voluto dare un contributo alla causa ricordando le petizioni fatte contro la chiusura e attribuendo tutta la responsabilità di questa vicenda al sindaco Massimo Zedda e alla sua Giunta. «Il sindaco nell'ultimo incontro ci ha assicurato il suo impegno, aspettiamo che mantenga le sue promesse». A ridosso di Natale il primo cittadino ha incontrato una delegazione che lo ha accolto alla Municipalità di Pirri, in quella circostanza ha garantito il suo impegno ma per ora la vicenda è chiusa. Tra proroghe e nuovi bandi ArCoEs è rimasta fuori dai giochi e non rientra nella squadra che da ieri ha preso in mano i locali vicino all'istituto Pertini. L'associazione li gestiva dal 2005 e ieri si è chiusa un'epoca. «Rispettando le indicazioni del Comune alle 10 tutti i locali erano vuoti e tutte le chiavi messe a disposizione», spiega la presidente di ArCoEs Graziella De Vita, visibilmente commossa quando ha lasciato l'immobile per l'ultima volta. Come lei anche tutti i presenti che non hanno digerito la linea adottata dalla Giunta che ha portato alla fine dell'avventura. «A nulla sono servite le 300 firme della petizione online e le oltre mille di quella cartacea», si lamenta Alessandro Capra, esponente del comitato contro la chiusura di Area3, «il centro polivalente ha un ruolo fondamentale per il quartiere, ma le sue attività coinvolgevano tutta la città». Mentre i due funzionari del Comune perlustravano i locali svuotati nei giorni scorsi hanno incontrato un gruppo che praticava yoga, senza interromperli. Agli interventi finali ha assistito anche il consigliere comunale Pd Davide Carta che ha promesso di parlare col sindaco per capire come si possa risolvere il pasticcio di via Carpaccio. Dopo qualche trattativa sul verbale di riconsegna, la voce di Fausto Siddi e gli occhi lucidi dei presenti hanno scritto la parola fine alle attività di ArCoEs a Mulinu Becciu. Ma gli operatori e i residenti sperano sia solo un arrivederci.
M. Z.