Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Area 3: «È finita, ce ne andiamo»

Fonte: L'Unione Sarda
27 dicembre 2017

VIA CARPACCIO. Dopo dodici anni, al capolinea l'esperienza pilota nel rione di Mulinu Becciu

 

Slacciate le utenze, il 29 l'ultima riunione nella storica sede

 

«Stiamo portando via tutto, slacciate le utenze telefoniche ed elettrica, sistemate negli scatoloni le ultime cose. Andiamo via. Finisce così un'esperienza di dodici anni, intensi e appassionati, ma per noi qui non c'è più spazio». Nelle parole di Maria Grazia De Vita, presidente della “ArCoEs” (Arte-Comunicazione-Espressione), c'è tutta l'amara rassegnazione per la fine di una storia vissuta in simbiosi con tutto il quartiere di Mulinu Becciu.
SOLIDARIETÀ «Siamo rimasti colpiti da un movimento di solidarietà veramente inaspettato», aggiunge ancora la presidente «che nulla sposta alla decisione - formalmente ineccepibile - dell'Amministrazione comunale. Non era possibile proseguire in regime di proroga, è stata bandita una gara, altri hanno vinto e a noi non resta che capitolare e lasciare il campo».
ULTIMA RIUNIONE Il Comitato promotore del Progetto Area 3 ha convocato per venerdì 29 l'ultima riunione della storica sede al numero 16 di via Carpaccio. Lo stabile comunale dovrà essere sgomberato entro il 2 gennaio per essere nella piena disponibilità di chi si è aggiudicato la gestione dello spazio di Mulinu Becciu. «Quel che è certo, dal momento che “Area 3” è un marchio registrato, è che questa esperienza finisce. Il Comune ha individuato per il rione altre priorità, a nostro giudizio superate e non in linea coi tempi, snaturando la nostra ipotesi di partenza».
LA PARROCCHIA «Dispiaciuto e perplesso». Don Emanuele Mameli, parroco della “Madonna della Strada”, conferma gli ottimi rapporti con il Centro Polivalente Area 3 che ha visto la collaborazione e partecipazione di molti fedeli alle iniziative culturali promosse sul territorio, dal teatro al circolo del cinema. «Dispiace e preoccupa non poco», dice don Mameli «che la parrocchia corra il rischio di essere la sola presenza in un contesto urbano e sociale così complesso e problematico».
NUOVI OBIETTIVI La gara bandita dal Comune punta a un progetto che contrasti il fenomeno della dispersione scolastica. «In un quartiere, però, che negli ultimi anni». precisa la presidente De Vita «ha visto salire l'età media dei suoi residenti, in linea con altre zone della città. I nostri obiettivi restano diversi e parlano di una profonda radicalizzazione che affranchi per sempre il quartiere dal rischio della ghettizzazione e marginalità rispetto al resto della città».
IL FUTURO Fra le ipotesi , in un sommesso passaparola, c'è anche quello dell' occupazione della sede di via Carpaccio. Il sindaco Zedda, incontrando una delegazione dell'ArCoEs aveva garantito: «il Centro non chiuderà». Parole «che riguardano quello che succederà nello stabile», dice la presidente «non il futuro di Area 3». Alla quale non resta che alzare bandiera bianca e sloggiare. Per ora.
Paolo Matta