Rassegna Stampa

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Aids, in marcia contro l’hiv: 54 nuovi casi nell’Isola

Fonte: web cagliaripad.it
4 dicembre 2017

 

 

Da Ansa News -  1 dicembre 2017

 

Volantinaggio e distribuzione di condom gratuita in piazza Repubblica. Poi stasera da piazza San Giacomo la marcia “Lila walking” con corteo in via Sulis, piazza Costituzione, via Manno, piazza Yenne, via Azuni. Conclusione nella scalinata della chiesa di Sant’Anna. E sulla facciata del Palazzo Civico di via Roma è stato esposto uno striscione celebrativo mentre in serata sarà illuminato di rosso il Bastione di Saint Remy.

Sono le iniziative a Cagliari per celebrare la giornata mondiale di lotta all’Aids. Nel 2016 – dati diffusi da Lila – nell’Isola sono stati diagnosticati 54 nuove infezioni da Hiv. Un dato in calo rispetto all’anno precedente, ma per l’associazione questo decremento potrebbe essere causato dal minore numero di persone che fanno un test nei centri sanitari pubblici. Elevate le diagnosi tardive, quando una persona scopre di avere l’Hiv e si trova già in uno stadio di Aids conclamato: si stima fino ai 12 anni successivi al contagio.


Capillare l’azione di sensibilizzazione dei volontari Lila che per il secondo anno consecutivo hanno visitato le scuole per la prevenzione dell’Hiv e delle infezioni sessualmente trasmissibili. Dal questionario anonimo online il 44,7% degli intervistati – 17 anni di media – ha avuto almeno un rapporto sessuale, di questi solo il 37% si protegge sempre con il profilattico, il 43,6% lo usa saltuariamente e il 19,4% non lo usa mai. Negli ultimi dieci anni la Sardegna ha mostrato un’alta incidenza dei casi di Aids conclamato, collocandosi all’undicesimo posto in Italia con 598 persone affette nel 2013, ultimo dato disponibile.

L’isola, dunque, non è tra le regioni più colpite dal virus ma i numeri e le percentuali non lasciano tranquilli: l’83,9% delle nuove diagnosi di Hiv è legata a rapporti sessuali non protetti. Il 72,2% dei nuovi sieropositivi sono maschi con un età media di 39 anni, mentre il 23,8% femmine con età media di 36, anche se le nuove infezioni si registrano soprattutto nei giovani tra i 25 e i 29 anni.