COMUNE. Il Psd'Az abbandona la seduta: è crisi in maggioranza

Tra i banchi un posto vuoto in difesa delle donne

La seduta è cominciata con un posto vuoto tra i banchi contro la violenza sulle donne, ma si è chiusa coi posti vuoti lasciati dal Psd'Az. Il gruppo sardista ha fatto andare sotto la maggioranza e mancare il numero legale. Il mal di pancia era già emerso nelle ore precedenti, durante i lavori della commissione Bilancio e quando in Aula è stato trattato il primo punto all'ordine del giorno hanno sferrato il colpo. I cinque esponenti del gruppo Psd'Az-La Base Monia Matta, Gabriella Deidda, Francesco Stara, Aurelio Lai e Raffaele Bistrussu hanno lasciato l'Aula. L'opposizione ha assecondato la loro mossa ed è mancato il numero legale.
Il gruppo sardista è il secondo come peso in Consiglio e la sua assenza ha conseguenze determinanti sugli equilibri in Aula, ma soprattutto nella maggioranza. A un anno e mezzo dal voto il sindaco Massimo Zedda deve ora confrontarsi con gli alleati che chiedono un rimpasto in Giunta, nonostante esprimano due assessori: Gianni Chessa all'Urbanistica e Nando Secchi alle Politiche sociali. Proprio quest'ultimo non sarebbe gradito a tutte le anime del partito e le tensioni interne ora hanno ripercussioni nei rapporti col primo cittadino. «Non c'è nessuna spaccatura al nostro interno, il gruppo è coeso e unito - assicura la capogruppo Monia Matta - come secondo partito vogliamo incidere sulle scelte politiche di sviluppo per la città. Siamo uniti, così come lo sono il segretario nazionale Christian Solinas e quello cittadino Gianni Chessa». I sardisti hanno battuto sul tempo il Partito democratico che, nonostante abbia il doppio dei loro consiglieri comunali, esprime in modo diretto due assessori come i sardisti, Ma ora il Pd sta caricando il colpo dopo l'esito dei congressi che ha visto soccombere la corrente Fadda-Cabras che ha il monopolio in Giunta. Adesso Massimo Zedda deve schivare il fuoco amico e gestire i rapporti con gli alleati che sgomitano.
M. Z.