Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti e acqua, città bocciata Ok i dati sul trasporto pubblico ma la qualità dell'aria non va

Fonte: L'Unione Sarda
14 novembre 2017

IL REPORT.

Le pagelle di Legambiente sui Comuni verdi d'Italia: Cagliari a metà classifica 

Rifiuti e acqua, città bocciata Ok i dati sul trasporto pubblico ma la qualità dell'aria non va 

Bocciata nella gestione dei rifiuti e dell'acqua, rimandata per la qualità dell'aria, promossa su mobilità e trasporto pubblico. Le pagelle verdi stilate nell'ultimo rapporto “Ecosistema urbano” da Legambiente e Ambiente Italia, non sorridono del tutto a Cagliari. Il capoluogo sardo conquista infatti un anonimo 52esimo posto nella classifica generale delle città più green d'Italia, lontana da Oristano (decima) e Nuoro (36esima) e avanti solo a Sassari (53esima). Un risultato abbastanza deludente se si considera che l'amministrazione guidata da Massimo Zedda, in sella da 6 anni, ha fatto dell'ecosostenibilità una della sue bandiere.
LE CRITICITÀ L'indagine si basa su 16 parametri divisi per macro aree. A incidere negativamente sul risultato finale sono in primis l'elevata produzione di rifiuti e la bassa percentuale di differenziata (ferma al 29,2%), dove Cagliari - in attesa che entri a regime il nuovo appalto e soprattutto il porta a porta - occupa rispettivamente la 76esima e la 84esima posizione. Male anche la gestione delle acque, su cui pesano però le responsabilità di Abbanoa: tra i 104 capoluoghi di provincia, Cagliari è al 93esimo posto per le perdite della rete (oltre la metà dell'acqua immessa viene sprecata, un problema che riguarda tutte le città sarde) e al 61esimo per consumo idrico pro capite (154 litri al giorno). Non va bene neanche sul fronte della qualità dell'aria: nonostante condizioni climatiche favorevoli, Cagliari è al 54esimo posto per inquinamento da Pm10 (polveri sottili) mentre le altre città sarde sono tra le più virtuose d'Italia, con Nuoro al primo posto.
LE NOTE LIETE Dove invece Cagliari eccelle è su alcuni indicatori relativi alla mobilità. In quello dell'offerta di trasporto pubblico (percorrenza annua per abitante) ad esempio, Cagliari è addirittura prima tra le città con meno di 200mila residenti, mentre si mette al collo la medaglia di bronzo per il numero di passeggeri dietro solo a Brescia e Trento. Bene anche l'indicatore aree pedonali, 16esimo posto. Curioso invece il dato delle piste ciclabili, su cui la giunta Zedda ha puntato moltissimo: qui Cagliari risulta 52esima in classifica. Quanto al verde urbano, con 10,38 alberi ogni 100 abitanti, la città si piazza ancora una volta a metà classifica: 51esima.
LE REAZIONI «Cagliari ha raggiunto risultati eccellenti nel trasporto pubblico - dice Vincenzo Tiana di Legambiente -. Deve invece molto migliorare sul sistema rifiuti, voce in cui è ancora molto indietro soprattutto nella raccolta differenziata». Duro Stefano Schirru, consigliere di Forza Italia che parla di risultati deludenti: «Cagliari è una città sporca e la gestione dei rifiuti è di vecchissima concezione - dice -, questa amministrazione è stata incapace di progettare con razionalità ed efficienza. La ricorderemo per le piste ciclabili che hanno congestionato il traffico aumentando l'inquinamento».
IL PRIMO CITTADINO Il sindaco Massimo Zedda guarda invece i lati positivi: «Lo studio di Legambiente è utile per consolidare i già buoni risultati ottenuti e migliorare in altri settori. Il nuovo sistema dei rifiuti ci consentirà di incrementare la percentuale di differenziata e porterà a una progressiva diminuzione delle tasse. Dal 2012, con Abbanoa stiamo intervenendo per il rifacimento dei sottoservizi, sostituendo le tubature che, in alcuni casi, avevano più di 100 anni. Questo consentirà di eliminare le perdite e gli sprechi». E conclude: «Tra i risultati positivi vi sono il numero in costante crescita di passeggeri sui bus del Ctm, che ci pone ai primi posti in Italia per la mobilità sostenibile e il verde pubblico. Studiamo poi con attenzione anche il rapporto annuale ICity Rate, che ci posiziona al primo posto tra le città intelligenti e innovative del sud Italia».
Massimo Ledda