Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anagrafe on line: numeri record

Fonte: L'Unione Sarda
6 novembre 2017

LE STATISTICHE. La rivoluzione digitale partita nel 2014 obbliga i Comuni a utilizzare internet

 

 

 

Quasi diecimila i certificati per via telematica: il 39% del totale 

 

Cagliari-Napoli: 39-0 . Non è il finale di una partita di rugby ma il risultato di uno studio sui primi tre anni di applicazione del “digitale” nei Comuni d'Italia. Quasi scontato il podio con Milano al vertice, appaiata con Torino (anche se i dati non sono ufficiali) e terza Firenze. Ma subito sotto, in questa graduatoria nazionale, si colloca Cagliari, davanti ad amministrazioni di rango come Bologna, Roma, Palermo e Reggio Calabria.
AGENDA DIGITALE La rivoluzione parte nel 2014 con il varo della Agenda digitale italiana : tutti i Comuni sono chiamati ad attrezzarsi per dialogare, fornire ma anche ricevere documenti on line da cittadini e imprese. «A tre anni dalla sua applicazione», afferma Danilo Fadda, assessore comunale agli Affari generali con delega ai servizi demografici, «siamo fra i primi in Italia con circa 10.000 certificati on line su un totale di 26mila emessi dai nostri uffici.
CITTÀ VIRTUOSA Un dato in controtendenza se si tiene conto di rioni cittadini con un'età media molto alta. Anziani cagliaritani più digitali? «Anche, ma non solo», dice l'assessore Fadda, «piuttosto direi che ha funzionato la scelta strategica della nostra amministrazione di puntare su un'informazione a tappeto , in tutti i nostri Uffici di città, con la cartellonistica e la stampa di apposite brochure , ma soprattutto con il dialogo diretto col cittadino, senza perdere alcuna occasione di spiegare che i certificati si possono richiedere e ottenere per via telematica».
QUALI CERTIFICATI Molto vasta la gamma di certificati che si possono richiedere senza più fare lunghe file agli sportelli. I più gettonati sono lo stato civile, lo stato di famiglia, il certificato plurimo (nascita, residenza e cittadinanza) ma si possono prenotare on line anche le pubblicazioni matrimoniali «mentre», precisa Danilo Fadda «resta cartaceo l'estratto dell'atto di nascita in quanto è indispensabile l'accesso al registro custodito nei nostri archivi». Una “rivoluzione” che ha avuto come conseguenza anche una positiva ricaduta sui livelli occupazionali: «Tra assunzioni bloccate e legge di stabilità, l'amministrazione comunale ha puntato molto sulla digitalizzazione, scelta che le ha consentito di liberare personale dall'attività di sportello e quindi di destinare risorse in altri settori».
CONSEGNA A DOMICILIO A Bologna le richieste on line non decollano perché è fortemente radicata nel territorio una fitta rete di uffici comunali in tutti i rioni della città. Risultato: il 70% dei certificati viene rilasciato allo sportello. Mentre a Napoli - caso limite - i cittadini hanno ancora una sola scelta: quella delle file agli Uffici dell'anagrafe. «Siamo molto avanti anche sotto questo aspetto», dice ancora l'assessore Fadda, «in quanto garantiamo al cittadino la consegna del certificato richiesto o al suo domicilio o in uno dei cinque Uffici di città più vicini alla sua residenza, riducendo così al minimo ogni e qualsiasi disagio».
SPORTELLO POLIVALENTE Facilitare la vita al cittadino, soprattutto se anziano o portatore di handicap. È in quest'ottica l'attivazione dello Sportello polivalente , aperto e funzionante l'estate scorsa a Marina Piccola. «In questi giorni», precisa l'assessore, «sosterà davanti al mercato di San Benedetto poi sarà per almeno due sabati davanti a quello di via Quirra. Ma il nostro obiettivo è quello di potenziare il numero dei sabati per arrivare a un servizio permanente nei fine settimana in diversi punti della città».
LA CLASSIFICA Cagliari Comune virtuoso che conquista una posizione di vetta nella classifica nazionale dove Milano vanta il 54% dei certificati on line , affiancata a Torino con il 55% (ma non sono dati ufficiali), a seguire Firenze con il 45% e appunto Cagliari al quarto posto con il 39%. La maglia nera è Napoli, dove questa rivoluzione è ancora a'dda venì .
Paolo Matta