Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Chessa: il Comune anticiperà i soldi

Fonte: L'Unione Sarda
6 novembre 2017

VIA CORSICA 22. Saranno riparati gli ascensori e i cancelli

 

 

 

«Non è possibile che gli inquilini restino senza ascensore, gli uffici si sono già attivati per pagare i costi della manutenzione poi chiederemo i soldi ai morosi: o pagheranno o dovranno lasciare gli alloggi». L'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa annuncia la svolta per il condominio di via Corsica 22 dove dal 2010 ci sono 20 alloggi affittati a canone concordato. In quel palazzo, a causa dei mancati pagamenti di alcuni inquilini, ci sono gli ascensori fermi, manca l'energia elettrica nelle parti comuni con disagi per cancelli e portoni e chi è in regola coi pagamenti ha richiesto un intervento immediato da parte del Comune. Si è fatto portavoce della protesta il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessio Mereu che ha presentato un'interrogazione urgente perché tra gli abitanti ci sono anche disabili imprigionati in casa per il mancato funzionamento dell'ascensore.
«La situazione, lì e in altri contesti di edilizia agevolata e popolare, sta diventando insostenibile e abbiamo deciso di cambiare marcia - annuncia Gianni Chessa - ci sono troppi inquilini che non pagano quanto dovuto, se ne fregano delle conseguenze e aspettano che arrivi sempre il Comune a metterci una pezza: ora non sarà più così». L'esponente della Giunta Zedda annuncia la tolleranza zero verso chi spende soldi in auto, televisori e telefonini ma non paga le poche centinaia, o addirittura decine, di euro dei canoni per gli alloggi. «In via Corsica stiamo già intervenendo su più livelli, la questione più urgente è quella di saldare il debito e permettere che le manutenzioni riprendano regolarmente - aggiunge - ma in casi così stiamo anche controllando i bilanci, per verificare il comportamento degli amministratori, e chiedendo i soldi a chi non paga le proprie quote».
Non si tratta di semplici solleciti di pagamento ma di obbligare i morosi a saldare i conti altrimenti saranno costretti a traslocare. «Non si può più permettere che chi sceglie di non pagare crei disagi, anche gravi, agli altri. In troppi scelgono di non essere in regola e ora dovranno farlo per forza, altrimenti scatta l'iter per la decadenza e perderanno il diritto ad abitare in quell'immobile». La decisione del Comune è legata alle conseguenze che possono ricadere sull'ente a causa degli interventi fatti per coprire i buchi lasciati dai morosi. «Loro non pagano, noi ci troviamo con mancate entrate e maggiori uscite perché dobbiamo intervenire per salvare gli inquilini in regola - conclude Gianni Chessa - ma il problema è che poi la Corte dei Conti viene a cercare noi perché i numeri non tornano. La situazione è complicata perché le amministrazioni non hanno soldi e devono intervenire a causa degli incivili: è ora di cambiare sistema e mettere un fre