Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rifiuti nelle aree ripulite Le discariche crescono su sponde e argini della grande laguna

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2017

SANTA GILLA.

Rifiuti nelle aree ripulite Le discariche crescono
su sponde e argini
della grande laguna

Di tutto, di più. Non manca di certo la fantasia agli scellerati che si servono di Santa Gilla per liberarsi dei loro rifiuti ingombranti. Sulle sponde della laguna, ma anche direttamente in acqua, si abbandona ormai l'impossibile. Ultimo rifiuto, una grande poltrona verde che almeno nel colore riesce quasi ad eguagliare la vegetazione che ricopre, in questo periodo, le rive del grande stagno racchiuso tra Cagliari, Elmas, Capoterra ed Assemini.
Un'immensa, interminabile teoria di immondizie che ricresce, in un attimo, dove si è tentato di liberare con una bonifica eccezionale lo sconcio. È il caso delle aree dietro la città mercato, dove gli scellerati si stanno riprendendo gli spazi ripuliti dalle discariche grazie a un progetto che nei mesi scorsi ha interessato ben sette punti critici. Ebbene, tanti soldi spesi e un impegno gravoso che non sembra interessare i padroncini che spingono i loro camion per poi scaricarsi di materassi, laterizi, elettrodomestici e tanti altri rifiuti a due passi dalla ferrovia, a poco distanza dalla centrale Enel, sin dentro il canale di San Simone.
Insomma, in quello che dovrebbe diventare il Parco delle zone umide di Molentargius, Santa Gilla e la Sella del Diavolo, una delle principali battaglie si dovrà giocare sulla vigilanza e la cancellazione del fenomeno inquinamento-discariche.
Una battaglia che i soci del Consorzio ittico che gestisce l'attività di pesca e allevamento a Santa Gilla vorrebbero riuscire a vincere per poter valorizzare a dovere questi delicatissimi ambienti violentati da ormai troppi anni.
Sempre a San Simone, uno dei canali più aggrediti dai rifiuti, oltre alle immondizie “innocue” ci finiscono anche materiali ben più nocivi. Come i fusti di vernici, di solventi, di tinture che vengono scaraventati in acqua e che col tempo rilasciano le loro micidiali sostanze.
A. Pi.