Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una cooperativa di armatori gestirà l'approdo costruito dall'Authority Il porticciolo c'è, i pescher

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2017

SA PERDIXEDDA.

Una cooperativa di armatori gestirà l'approdo costruito dall'Authority Il porticciolo c'è, i pescherecci no Inaugurato il 28 giugno, lo scalo di Sant'Efisio è ancora vuoto 

Il porto c'è, non ci sono i peschereccci. Mancano all'appello quelle ottantacinque imbarcazioni che avrebbero dovuto già da tempo sciogliere gli attracchi dalle banchine di Su Siccu e via Roma per navigare verso il nuovo approdo di Sa Perdixedda, intitolato a Sant'Efisio, che dovrà diventare la loro nuova casa. Sarebbe dovuto accadere da tempo (stando almeno agli annunci ufficiali), di sicuro nelle settimane immediatamente successive al 28 giugno, giorno dell'inaugurazione. Di fatto, l'estate è trascorsa e ora si parla di una nuova data, o meglio, di una scadenza di massima indicata nel 30 novembre oppure fine anno.
LE GARANZIE L'Autorità portuale, proprietaria e ideatrice dello scalo, ha chiesto garanzie. «È evidente che non potrà essere l'Authority a gestire il porticciolo peschereccio, dovrà farlo invece un organismo capace di radunare i pescatori regolari, muniti di licenza, e garantire così il governo dello scalo», spiega il presidente dell'Autorità di sistema della Sardegna, Massimo Deiana. «Le banchine di Su Siccu, Calata Azuni e Calata Sant'Agostino devono essere liberate dalle imbarcazioni della flotta peschereccia perché qui si completerà il piano di riqualificazione del fronte di via Roma con la trasformazione nel grande porto turistico».
L'ULTIMATUM Insomma, qui soltanto barche a vela, yacht e diporto nautico, mentre la flotta cagliaritana della pesca artigianale dovrà radunarsi obbligatoriamente a Sa Perdixedda, dietro il mercato ittico all'ingrosso. «Abbiamo presentato la manifestazione di interesse per poter gestire il porto Sant'Efisio e stiamo predisponendo la costituzione di una cooperativa di armatori. Sarà questo organismo a gestire il porto che dovrà rappresentare non un semplice attracco ma diventare un polo di attrazione della città», spiegano Renato Murgia, responsabile del Flag-gruppo azione costiera e direttore dell'Associazione motopescherecci sardi, e Roberto Savarino di Federcoopesca. «Nella marina di Sa Perdixedda sarà possibile acquistare finalmente il ghiaccio, cruccio dei pescatori cagliaritani, saranno attivati un punto di ristoro e la rivendita delle esche e predisporre un certo numero di attracchi, nei pontili più vicini all'ingresso del porto, per i pescherecci in transito».
IL VENTO Altra questione, non certo secondaria, che dovrà essere affrontata: lo scirocco e il levante, neo di questo nuovo porto. Già, perché questi venti un bel po' di problemi potrebbero crearli agli attracchi. «Con l'Autorità di sistema stiamo esaminando la possibilità che, in caso di venti particolarmente violenti, le barche più esposte possano spostarsi in zone più protette dello scalo», avverte Renato Murgia.
Andrea Piras