Rassegna Stampa

web Castedduonline.it

Aiuto a ragazze madri e disoccupati: a Is Mirrionis nasce la “Casa del Quartiere”

Fonte: web Castedduonline.it
26 ottobre 2017

 

 


Di Ennio Neri  25 ottobre 2017


Per qualcuno è "una risposta a Casa Pound". L’Hangar abbandonato dell’Aspal sarà convertito in una struttura a carattere sociale. Funzionerà come centro di aggregazione e aiuterà giovani e disoccupati a crearsi un lavoro: ad esempio ad aprire un bar o un ristorante
 

Una casa per giovani, ragazze madri e disoccupati. Che verranno accompagnati lungo percorsi di inclusione sociale che possano metterli in grado di realizzare una nuova impresa, come ad esempio l’avvio di un bar o di un ristorante. Tutto in un casermone abbandonato dell’Aspal: l’Hangar di is Mirrionis che diventerà la “Casa del Quartiere”, in una posizione strategica: a pochi passi da via Seruci, dalle case parcheggio di via Is Mirrionis e dal mercato di via Quirra. Il progetto in un rione un tempo roccaforte della sinistra e recentemente alla ribalta delle cronache per l’apertura di una sede di Casa Pound.

Il progetto nell’ambito del programma Iti Is Mirrionis. L’obiettivo è il recupero di uno spazio abbandonato di un’area periferica come motore di sviluppo. La scelta del Comune è caduta su un edificio di proprietà regionale, l “l’Hangar”, attualmente gestito dall’Aspal, Agenzia Sarda Politiche Attive del Lavoro, un tempo sede di un centro di formazione professionale regionale, che utilizzava l’Hangar come officina per le attività pratiche. Si tratta di mille metri quadrati di superficie circa tra via Is Mirrionis, via Ciociaria, via Nebida e via Fontana Raminosa.

Il fabbricato è praticamente abbandonato (gravi perdite idriche dalla copertura mancata manutenzione generale) ed è stato ritenuto idoneo al recupero funzionale per mettere a disposizione della cittadinanza un luogo di aggregazione e integrazione sociale

L’intervento di recupero sarà di tipo “leggero”, finalizzato a restituire un involucro pronto per accogliere tante attività di animazione sociale e supporto all’imprenditoria sociale. “Sarà il luogo”, si legge nel progetto, “dove realizzare progetti integrati volti al coinvolgimento attivo della cittadinanza, all’incremento dell’occupazione e della partecipazione al mercato del lavoro, fattori chiave nel processo rigenerativo del Quartiere”. Ci saranno operatori del terzo settore, del privato sociale, e del mondo associazionistico, cittadini e famiglie residenti, destinatari degli interventi.

La Casa di Quartiere realizzata nell’Hangar potrà assumere molteplici funzioni: Punto di socialità e di spazio di ritrovo per la popolazione locale. Attività di animazione territoriale e servizi di inclusione attiva, come laboratorio e attività professionalizzanti permanenti o temporanee e un punto di ascolto e accoglienza.

Obiettivo del progetto è contribuire al miglioramento delle condizioni di vita dei residenti, con particolare riferimento ai giovani disoccupati/inoccupati e alle donne sole con figli. Spazi e orari saranno organizzati per gestire le differenti esigenze  di utenti con bisogni differenziati (anziani, giovani, ragazzi in età scolare).

Centro di raccolta della domanda sociale e di primo orientamento. Il progetto intende attuare la sperimentazione di un unico punto di ingresso per l’erogazione di servizi sociali e per l’occupazione con l’obiettivo di migliorare la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare al lavoro autonomo, dei residenti locali (specie soggetti svantaggiati e donne sole con figli).

Spazio che ospita servizi di pre-incubazione e di incubazione per nuove imprese locali. Si intendono promuovere interventi mirati a diffondere la cultura d’impresa, a rafforzare le competenze imprenditoriali e a far emergere competenze e capacità tecnico professionali possedute dai cittadini del quartiere attraverso eventi dedicati alla diffusione delle cultura d’impresa e corsi e consulenze di sostegno e accompagnamento.

Sede per la sperimentazione di un percorso di sviluppo dell’auto-imprenditorialità da parte di un gruppo target tra i cittadini prevalentemente residenti nel quartiere. Il gruppo target sarà coinvolto in attività di costruzione e rafforzamento delle competenze e delle capacità imprenditoriali, con riferimento ad attività legate alla rigenerazione del quartiere, attraverso brevi attività

di formazione e di simulazione della gestione di un’impresa. A titolo di esempio potrebbe essere avviata una simulazione d’impresa nell’ambito della ristorazione e per questo sarà importante prevedere una zona, nell’area all’ingresso dell’edificio, con una adeguata impiantistica.

In cassa l’amministrazione ha un milione e 400 mila euro. Ora servirà il progetto esecutivo poi i lavori. Dopodiché la Casa del Quartiere sarà affidata in gestione per l’apertura definitiva.