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Mattarella saluta la Sardegna: "Cultura indispensabile per il futuro". Omaggio ad Antonio Gramsci

Fonte: web SardegnaOggi.it
3 ottobre 2017

 

Mattarella saluta la Sardegna: "Cultura indispensabile per il futuro". Omaggio ad Antonio Gramsci
Il presidente della Repubblica da Cagliari a Ghilarza, per le celebrazioni per gli 80 anni dalla morte di Gramsci. Visita alla casa famiglia dell'intellettuale sardo. Nessuna contestazione, tanto affetto dalla popolazione.



CAGLIARI - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, saluta la Sardegna con la visita a Ghilarza, città nella quale sorge la casa museo della famiglia di Antonio Gramsci. Il Capo dello Stato, accolto da una folla festate, ha visitato privatamente, insieme a Francesco Pigliaru, la struttura nella quale ha vissuto, per tanti anni, l'intellettuale sardo fatto morire in carcere dai fascisti. Poi, il gran finale all'Auditorium di Ghilarza, per la cerimonia in occasione dell'80esimo anniversario della morte di Gramsci.

Qui, invece, il rerport completo della mattinata sarda di Mattarella, iniziata a Cagliari per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università. Il Presidente della Repubblica ha fatto anche tappa al Museo Archeologico di Cagliari. Accompagnato dal direttore del Polo Museale della Sardegna Giovanna Damiani e dal direttore del Museo Roberto Concas, il Capo dello Stato ha potuto ammirare gli splendidi reperti della collezione nel nuovo allestimento del Museo che dal 2016 è diventato “liquido”, capace di essere sempre più accessibile e rispondere alle esigenze dei diversamente abili e di tutti i visitatori senza alcuna distinzione. In un percorso che ha abbracciato la storia delle varie civiltà che si sono susseguite in Sardegna, il Presidente ha potuto constatare, con grande ammirazione, le nuove forme di partecipazione e interazione della cultura intesa come dialogo che il museo offre ai suoi visitatori. Sergio Mattarella è stato guidato nel racconto della storia della collezione da Giovanna Damiani e Roberto Concas in un affascinante percorso che ha avuto inizio nella sala del Neolitico Medio, alla scoperta delle dee madri, depositarie di una civiltà matriarcale millenaria, per proseguire con la visione dei reperti bronzei, in particolare grande ammirazione hanno destato il Guerriero quattro occhi e i manufatti ornamentali di Età punica.