Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Appello di Zedda: «Chi sa parli»

Fonte: L'Unione Sarda
25 settembre 2017

MOLENTARGIUS. Visita di Pigliaru: una centralina dell'Arpas verificherà la qualità dell'aria

 

 

Il vice presidente del Parco invita a denunciare per tempo 

 

 

 

 

«Ora l'importante è superare l'emergenza, poi sarà necessario intervenire per le bonifiche». Il sindaco metropolitano Massimo Zedda è anche alla guida del Parco di Molentargius da quando si è dimessa la presidente Lalla Pulga ma sulla vicenda dei roghi ha tenuto un basso profilo: «In questi casi ci si applica per spegnere l'incendio, non per apparire sui giornali».
Nel frattempo il sindaco di Quartu ha firmato una nuova ordinanza per chiudere un'altra scuola, l'asilo Forme e colori di via Boccherini, al limite della zona rossa in cui sono scattati i divieti, e dovrà restare chiuso per tutta la settimana o comunque fino allo spegnimento dell'incendio.
LA VISITA DI PIGLIARU Ieri mattina nella terra dei fuochi a pochi passi da viale Marconi ha fatto un sopralluogo anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru, una visita informale per vedere la situazione. Questa mattina invece arriva l'Arpas per sistemare una centralina che dovrà verificare la qualità dell'aria. «La centralina verrà posizionata in accordo con l'amministrazione comunale secondo le procedure tecniche necessarie - spiegano dalla Regione - la richiesta della centralina mobile per il monitoraggio è arrivata venerdì durante la riunione del Coc, il Centro operativo comunale, attivato dal sindaco di Quartu. La Regione Sardegna è stata presente a tutti i tavoli tecnici convocati per l'emergenza con le strutture dell'Arpas, del Corpo forestale e della Protezione civile, impegnate anche nei diversi sopralluoghi per monitorare gli eventi in atto e i lavori in corso».
TAVOLO TECNICO Anche il vicepresidente del Parco assicura che l'impegno per risolvere il problema dei fumi maleodoranti è costante. «Ero in Prefettura al tavolo tecnico di martedì scorso. Al termine di quella riunione la prefetta ha dato compito al Comune di Quartu di coordinare gli interventi e convocare il Coc», spiega Zedda, «il Parco si occupa della gestione ordinaria e non ha risorse e competenze per interventi straordinari, ogni qualvolta si verifica un problema in quell'area non abbiamo capacità di intervento ma ogni Comune opera per il suo territorio di competenza». Il Centro operativo comunale ha poi deciso che sarebbe servita una strada per arrivare sul posto perché si stavano squagliando le scarpe di forestali e vigili del fuoco ed è stato necessario fare una mini-gara per appaltare i lavori.
LE SCARPE E LE PROCEDURE «Serviva una procedura negoziata d'urgenza e il direttore del parco Papoff, peraltro dirigente del Comune di Cagliari, ha detto che avevamo qualcosa disponibile al volo ma non c'erano i tempi per fare una gara, anzi la mancata adozione di una procedura in via d'urgenza avrebbe determinato la commissione di un reato: venerdì l'impresa era già all'opera».
L'urgenza è quella di spegnere il fuoco e far cessare i fumi che stanno infestando l'aria, ma è altrettanto importante scoprire quali siano le sostanze che stanno bruciando e verificare se ci siano altre discariche nascoste nel parco come mine inesplose. «Dopo aver risolto il problema dei fumi bisogna verificare quali materiali sono presenti e se c'è veramente una bomba ecologica. A quel punto si dovrà intervenire con la bonifica e il Comune con la Regione deve fare verifiche in altri luoghi e cercare di impedire gli ingressi in quelle aree», dice ancora Zedda che lancia un appello a chi conosce bene la storia di quelle aree. «Chi sa qualcosa parli, chi conosce altri punti utilizzati come discariche, e non parlo di piccoli scarti, lo dica prima che si crei una situazione del genere: denunciate per tempo».
LE BONIFICHE L'intervento da 120 miliardi di lire che ha trasformato l'area di Molentargius non ha garantito la bonifica da tutte le discariche e, nonostante ospiti fenicotteri e altre specie pregiate, c'è ancora tanta spazzatura. «Ci sono quei 15 milioni per i progetti di rilancio e sono d'accordo che una parte si possa destinare a interventi urgenti di bonifica ma a un solo patto - conclude il sindaco metropolitano - che la Regione ce li restituisca perché è inutile pulire se poi le persone non possono fruirne: quei fondi non servono solo per sistemare le passeggiate e la cura del parco ma anche per interventi fondamentali come il rilancio della produzione del sale a Molentargius».
Marcello Zasso