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Apnea profonda, i campioni d'Italia sono a Cagliari: sul podio Blue World e Sub Sinnai

Fonte: web SardegnaOggi.it
20 settembre 2017

Apnea profonda, i campioni d'Italia sono a Cagliari: sul podio Blue World e Sub Sinnai

Apnea profonda, i campioni d'Italia sono a Cagliari: sul podio Blue World e Sub Sinnai
Un podio tutto isolano e quasi tutto sardo quello dei campionati italiani di apnea profonda, che si sono tenuti a Villasimius dal 15 al 17 settembre, organizzati dalla società cagliaritana BlueWorld per la Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee.



Gli organizzatori hanno portato a casa il titolo italiano a squadre e due podi per specialità. Secondo posto per l’altra squadra isolana, SubSinnai, e terzo posto per i palermitani di Acquatica, vincitori dello scorso anno. Quella di BlueWorld è quasi una rivincita, visto che i siciliani avevano strappato ai sardi il titolo nel 2016. Ai Campionati hanno partecipato 18 squadre che sono arrivate da tutta italia, per un totale di 62 atleti.

Una grande prestazione l’hanno fatta le apneiste della squadra cagliaritana, specie nella prima giornata, quella dedicata all’assetto costante senza pinne (CNF), conosciuta come “rana subacquea”. La giovanissima Yara Espis (18 anni compiuti da poco) conquista il podio, seconda e terza classificata sono Federica Cannas e Silvia Olivari di SubSinnai. Yara arriva seconda anche nella specialità della seconda giornata, l’assetto costante con le pinne (CWT-BF), dove la campionessa mondiale Chiara Obino sbaraglia tutti e sale sul gradino più alto del podio.

 

Sul lato maschile, invece, a vincere il titolo per la “rana subacquea” è Michele Tomasi (Rane Nere), - 61 metri, secondo Angelo Sciacca (USS Dario Gonzatti) con -37 e terzo il blueworldiano Francesco Massa, con -35. Per quanto riguarda la gara con le bipinne nella massima categoria, élite, ha trionfato Salvatore Bavusotto di Dugongo Team di Milazzo, sceso a -72 metri. Secondo Antonio Mogavero di Y-40 sceso a -67 metri e Francesco Pirrone, di Tresse diving club, -60. Da segnalare anche la prova del milanese Alessandro Talò, che pur non gareggiando tra gli élite (è sceso in prima categoria perché il regolamento prevede una retrocessione dopo che non si disputano gare per due anni) ha raggiunto la ragguardevole quota di -70 metri.