Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Piazza Yenne assediata dalle auto Mancano i controlli, la Polizia municipale: «Siamo troppo pochi»

Fonte: L'Unione Sarda
4 settembre 2017

La strada che porta al mercato di Santa Chiara è area pedonale ma nessuno rispetta i divieti

Piazza Yenne assediata dalle auto Mancano i controlli, la Polizia municipale: «Siamo troppo pochi» 

È la zona franca per gli automobilisti, il luogo in cui il Codice della strada sembra essere sospeso. Occupati sin da presto tutti i parcheggi del Largo e di Stampace, chi arriva in zona a metà mattina deve inventarsi un parcheggio. E, intorno a piazza Yenne, la fantasia ha libero sfogo: auto nei parcheggi delle moto, auto in doppia fila, auto nelle strisce pedonali, auto nella fermata del Ctm. E bus che devono fare manovre impensabili per evitare gli estemporanei ostacoli (un altro punto particolarmente sensibile è il marciapiede davanti al Cagliari point).
SANTA CHIARA Ma una parte che sembra particolarmente amata dai “fantasisti della sosta”, il budello che porta verso il mercato e le scalette di Santa Chiara. Ci sarebbero i dissuasori a scomparsa ma non funzionano da tempo. E c'è un cartello che non dovrebbe lasciare adito a dubbi, “Zona pedonale, eccetto veicoli merci dalle 5 alle 11 e dalle 16 alle 17”. Sembra un consiglio più che un'imposizione: ci sono furgoni e auto parcheggiate a qualunque ora. «Ma stiamo lavorando», sembra la frase magica in grado di cancellare le disposizioni del Codice penale.
I PROBLEMI Sarebbe sufficiente mettere in funzione i dissuasori mobili. Ma è una cosa più semplice a dirsi che a farsi. «Oltre i dissuasori», spiega l'assessora alla Viabilità Luisa Anna Marras, «ci sono due parcheggi per disabili. E uno di questi è personale: cioè è stato assegnato a una persona che ha una disabilità talmente importante da aver bisogno di un parcheggio riservato». Ci si deve rassegnare e accettare il fatto che quel tratto sia usato da chiunque in violazione alle norme del Codice della strada. «Stiamo valutando alcune soluzioni, dovendo anche tenere conto delle esigenze degli operatori del mercato di Santa Chiara. I dissuasori, comunque, sono perfettamente funzionanti e possono essere riattivati. E stiamo cercando di capire se i parcheggi per disabili possono essere spostati fuori da quell'area».
LA SERA Durante il giorno piazza Yenne è circondata dalle auto di chi lavora in zona. Intorno alle 21, ora di chiusura dei negozi, nel Largo il traffico si blocca: ci sono i pendolari della movida che percorrono mille volte l'arteria nella speranza che qualche lavoratore liberi il parcheggio. E, quando non trovano niente, qualunque soluzione va bene: d'altronde, con il Corso pedonalizzato, con i tanti locali della Marina e con la stessa piazza Yenne che pullula di ristoranti e pizzerie, il quartiere risulta particolarmente attrattivo. E diventa irresistibile in occasione delle Notti colorate o delle iniziative particolari. Il parcheggio della stazione sarebbe sufficiente a soddisfare le esigenze. Ma i furbetti non amano passeggiare. E, così, le auto vengono parcheggiate da qualunque parte. Certo, di tanto in tanto, la Polizia municipale sanziona gli indisciplinati. Troppo poco, evidentemente. Perché il triste spettacolo di quella giungla di lamiere si ripete ogni sera.
I CONTROLLI Sotto il sole o sotto la luna, di fatto, non cambia niente: piazza Yenne è tenuta in ostaggio dagli automobilisti. «Certo», spiegano dal comando della Polizia municipale, «sarebbe opportuno presidiare quella piazza giorno e notte. Ma, con l'organico a nostra disposizione, facciamo quello che possiamo. Solo in quella zona, oltre che piazza Yenne, ci sono da controllare i venditori abusivi del Largo, il traffico di via Roma. Difficilissimo fare di più». Magari, entro breve, l'organico della Polizia municipale sarà completato, almeno in parte: proprio martedì prossimo sono in programma i colloqui con alcuni agenti provenienti dalle polizie municipali di altri centri che hanno chiesto la mobilità. Espletate tutte le formalità, Cagliari avrà dieci nuovi vigili. Ma, intanto, la situazione è questa.
Marcello Cocco