Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Porto, approvato il piano regolatore

Fonte: L'Unione Sarda
9 giugno 2009

Via libera dal comitato portuale. Manca solo il passaggio al ministero delle Infrastrutture

Ci sono voluti 41 anni: progetti e nuovo look da 50 milioni

In crescita il traffico di container nel Porto canale e quello croceristico con il superamento delle 110 mila presenze in un anno.
Manca l'ultimo passaggio negli uffici del ministero delle Infrastrutture. Ma il più è stato fatto. Dopo 41 anni l'area portuale di Cagliari ha di fatto un nuovo Piano regolatore. Il comitato portuale, nell'ultima riunione del 29 maggio, lo ha adottato all'unanimità dopo che negli ultimi mesi erano arrivati i pareri favorevoli dei comuni di Cagliari, Assemini, Capoterra e Sarroch. Una rivoluzione da 50 milioni di euro con una serie di progetti in programma per realizzare il porto del futuro.
LA STORIA La rivoluzione attuata dall'Autorità portuale, e iniziata sotto la precedente presidenza (Nino Granara), non è stata semplice. Il comitato portuale aveva approvato il Piano nell'ottobre del 2007. Sono serviti quasi due anni per ottenere i pareri favorevoli del Comuni che rientrano nell'area che va da Su Siccu a Sarroch, passando per via Roma e per il porto canale. Dieci giorni fa il comitato si è riunito per adottare definitivamente il Piano regolatore. Dentro c'è un po' di tutto: porto commerciale e industriale, terminal crociere, i lavori su moli e banchine, il nuovo distretto della nautica, i porti turistici di via Roma e Su Siccu, fino all'accordo sulla Free zone.
I PROGETTI Nel Piano, l'area portuale è stata divisa in zone, ognuna delle quali interessata da una serie di interventi. Per la trasformazione iniziale del porto l'Autorità portuale presieduta da Paolo Fadda - che domani presenterà nei particolari il Piano - ha previsto una spesa di 50 milioni. Soldi che serviranno per la nascita dell'approdo da diporto nell'area di Su Siccu, con cinque bacini per l'ormeggio di circa 2.200 imbarcazioni. Tutto intorno i servizi destinati alla nautica da diporto. Un altro spazio rivoluzionato sarà quello del fronte mare di via Roma, trasformato in porto turistico dove potranno sostare i grandi yacht (300 circa i posti barca disponibili). Verranno completati i lavori dei moli Sabaudo e Dogana, e un'altra opera sarà la realizzazione del canale di San Bartolomeo. Prima di arrivare al Porto canale, nella piana antistante Giorgino ci sono i 36 ettari che ospiteranno il distretto della nautica. Capitolo a parte per il porto industriale che vedrà l'ampliamento delle aree riservata alle funzioni commerciali e di quelle per il traffico merci e per la cantieristica. Nel Piano si fa inoltre riferimento alla Zona franca: è stato raggiunto l'accordo per un porto franco che consenta il movimento delle merci senza dazi doganali.
LA CRESCITA La presentazione del Piano sarà anche l'occasione per illustrare gli importanti risultati che stanno conseguendo i traffici del Porto canale (è stata raggiunta una media di container lavorati pari a 750 mila teus all'anno) e quelli relativi al mercato croceristico (le stime per il 2009 arrivano a superare il traguardo delle 110 mila presenze).
MATTEO VERCELLI

09/06/2009