Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caccia ai tesori sconosciuti

Fonte: L'Unione Sarda
24 agosto 2017

CENTRO STORICO. Da Santa Maria del Monte alla Casa di Tigellio: molti i siti dimenticati

 

 

 

I turisti cercano anche i monumenti chiusi e quelli poco noti

 

 

 

Piazza Palazzo invasa da centinaia di turisti, gruppi di crocieristi che, risaliti dal porto, aspettano il proprio turno per entrare in Cattedrale, la breve scalinata del Duomo che risuona di lingue e dialetti di ogni angolo del pianeta. È la Cagliari euromediterranea che mostra il suo volto al popolo delle vacanze, ormai quasi senza soluzione di continuità, da marzo a novembre.
TAPPE OBBLIGATE Si snoda sull'asse Porto-Castello l'itinerario turistico di base, soprattutto per chi resta in città solo quelle poche ore fra la toccata della nave e la ripresa del mare verso un'altra tappa. Giusto il tempo per uno sguardo ai monumenti del centro storico, il giro sul bus scoperto per ammirare scorci e panorami della città del sole cantata da Alziator, Duomo e Torre dell'Elefante fermate obbligatorie.
TESORI NASCOSTI Ma sono sempre più numerosi i turisti - italiani e stranieri in egual misura, ai quali si stanno aggiungendo anche tanti cagliaritani - alla ricerca degli altri tesori nascosti : molti aperti al pubblico anche se poco frequentati perché non valorizzati come meriterebbero, altri chiusi (alcuni da tempo) e in attesa di recupero.
CASTELLO, LO SCRIGNO Cronaca di una mattinata fra Castello e Stampace in mezzo a un gruppo di crocieristi appena sbarcati. Da Piazza Yenne, punto di raccolta, si sale in Castello: Duomo e Torre dell'Elefante per un pieno di storia e di fede della Sardegna. Di fianco la Primaziale, all'inizio della via Duomo, la chiesa della Speranza , proprietà della famiglia Aymerich. Apre solo il sabato e la domenica. Attualmente accoglie i riti della comunità ortodossa del patriarcato di Mosca. Scendendo verso Stampace, proprio sotto la bianca torre del Capula, molti turisti siedono sui gradini della chiesa di San Giuseppe . Chiusa. Altri scelgono di spingersi sulla terrazza del Bastione di Santa Croce per godere un panorama che, da solo, meriterebbe la visita completa della città. Alle loro spalle l'imponente basilica mauriziana, già sinagoga ebraica. Chiusa.
STAMPACE DEI MISTERI Santa Chiara, chiesa ed ex monastero (che oggi accoglie il caratteristico mercato rionale) fanno da trait d'union fra Castello e Stampace, a pochi metri da piazza Yenne e dalla via Roma. Risalendo la via Azuni, cartina della città in mano, c'è solo l'imbarazzo della scelta fra il barocco del San Michele dei Gesuiti o quello più austero di Sant'Anna. Chiusa per lavori quella di Sant'Efisio, sono in tanti a restare piacevolmente sconvolti dalla suggestione della Cripta di Santa Restituta , misterioso ipogeo apprezzato specialmente da tedeschi e francesi, letteralmente ammaliati da questa ancor poco conosciuta grotta stampacina.
CAGLIARI ROMANA Percorso alternativo, uscendo da Castello, è il passaggio nella Cagliari romana. Meriterebbe una sosta approfondita la chiesa di San Lorenzo al Buoncammino che guarda l'imponente, ormai silenziosa sagoma dell'ex carcere. Restituita al culto, sono state molto frequentate in agosto le visite guidate, anticipazione - si spera - di una sua apertura definitiva e continuata. Anfiteatro romano ma soprattutto la Villa di Tigellio condividono una condizione di sofferenza. Apertura parziale e sperimentale per il primo, la dimora gentilizia del poeta Tigellio continua a vedere pochissimi visitatori, relegata a un'immeritata marginalità nei circuiti turistici.
OBLIO IN MARINA Il Museo di Sant'Eulalia sarebbe il naturale completamento del tour romano punta di diamante di un rione che vanta, forse, il gioiello meno valorizzato fra tutti i tesori cagliaritani: il cinquecentesco tempio di Sant'Agostino alla Marina che attende da troppi anni recupero definitivo e, soprattutto, la sua consacrazione culturale e turistica.
Paolo Matta