Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Da Cagliari la rete si estenderà all'area vasta

Fonte: L'Unione Sarda
21 agosto 2017

Marcello (Comune): ci saranno 40 chilometri. Scanu (Fiab): manca la continuità

 

 

 

 

 

Per il momento si tratta sono di 19 chilometri, ma alla fine, dopo gli interventi già programmati per diversi milioni di euro, le piste ciclabili a Cagliari arriveranno almeno a 30-40 chilometri. Gli itinerari già disegnati attraversano un po' tutta la città, da Terramaini a Monte Urpinu, dal Poetto a Calamosca, si infilano in via dei Conversi, in via Dante, in via Paoli, in via Sonnino, sbucano a Su Siccu e Molentargius. I nuovi corridoi serviranno a collegare le piste oggi interrotte, creando una mobilità ciclabile compiuta. Saranno realizzate nuove piste che, per esempio, consentiranno di spostarsi su due ruote tra le vie del centro della città e metteranno in comunicazione Cagliari con altri Comuni. «Stiamo costruendo una ciclabilità di area vasta», afferma Fabrizio Marcello, presidente della Commissione comunale sulla Viabilità.
Il piano di mobilità alternativo alle auto del Comune ha già prodotto qualche risultato: «Nel 2011 viaggiavano in città 185mila auto, oggi sono circa 162-163mila», dice Marcello. Naturalmente questa consistente riduzione non è solo frutto delle piste ciclabili, comunque ogni giorno il 5% del traffico si sviluppa in bicicletta.
«C'è tanta buona volontà e attenzione da parte del Comune», afferma Virgilio Scanu, presidente di Fiab Cagliari Città ciclabile, «ma fino a oggi gli interventi hanno lasciato un po' a desiderare. Sono state spese tante risorse per la mobilità ciclabile ma spesso i risultati non sono stati soddisfacenti. Alcuni interventi hanno innegabilmente migliorato la situazione, penso alla pista di via dei Conversi», dice Scanu, «ma la mancanza di continuità di percorsi resta un problema. Non occorre creare nuove piste ciclabili ovunque», spiega, «in città dove i limiti di velocità al traffico delle auto è di 30 km/h la ciclabilità in parte è assicurata». Insomma, le nuove risorse a disposizione «sono una grande opportunità», conclude Scanu, «e l'approvazione del nuovo piano urbano di mobilità sostenibile è un'occasione da non perdere per disegnare progetti di alto profilo». (ma. mad.)