Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Basta favole sull'urbanistica» Erriu difende la legge da Soru

Fonte: L'Unione Sarda
11 agosto 2017

Tensione nel Pd, l'assessore al contrattacco dopo le critiche dell'eurodeputato

 

Diventa sempre di più un campo di battaglia il dibattito sulla legge Urbanistica. L'assessore, Cristiano Erriu, risponde alle affermazioni di Renato Soru, a partire dal Ppr e dall'accusa di puntare all'edilizia selvaggia: «Se si fa riferimento ai cementificatori, sarebbe buona norma parlare chiaro e fare nomi e cognomi dei responsabili dei misfatti».
L'ATTACCO Sul Ppr, l'assessore è convinto che «continuare con la favola, come ha fatto Soru, che dai vincoli di salvaguardia rigida del Piano si possa passare alla fase della valorizzazione e dello sviluppo sostenibile è offensivo per sindaci, amministratori, tecnici professionisti e cittadini».
I VINCOLI Dunque parlare di sviluppo sostenibile attraverso l'adeguamento dei vincoli di salvaguardia rigida del Ppr evidenzia «semplicismo». È lo stesso titolare dell'Urbanistica a ribadire che «le norme dell'articolo 20 per la fascia costiera, valide anche per i Puc adeguati, pongono limiti difficilmente conciliabili con la sua previsione di un progetto presentato e approvato in trenta giorni». Falle anche sulla scorciatoia delle intese, introdotte proprio con il Ppr in attesa dell'adeguamento dei Puc. «Durante l'attuale legislatura si è posto fine a questa pratica derogatoria, e nessuna intesa è stata più deliberata. Tra il 2006 e il 2008, con la Giunta Soru in carica, furono presentate 746 domande di intesa, e 79 tra il 2009 e il 2012, di cui ben il 40% nella provincia di Olbia Tempio». Le 180 intese approvato hanno interessato «2,1 milioni di metri cubi con un incremento di 1,5 milioni di cui l'80% per strutture ricettive e lottizzazioni».
PRECISAZIONI Erriu ribadisce alcuni concetti: «La Giunta ha approvato un testo articolato, proprio per consentire un dibattito non generico ma circostanziato e impostato su elementi concreti». Un esempio riguarda i «parametri per il dimensionamento delle nuove volumetrie per il turismo che non sono stati introdotti nel corpo della legge ma in un allegato tecnico, la cui discussione è aperta e non inficia i principi generali», spiega Erriu. Questo perché ci sono state varie obiezioni proprio sul dimensionamento delle volumetrie turistiche (introdotto con l'allegato A), pensato per «ribilanciare l'offerta alberghiera, e quindi lo sviluppo con importanti risvolti economici e occupazionali, rispetto alle seconde case che fino a oggi hanno rappresentato il maggior fattore di consumo di suolo». A chi accusa di aver presentato un testo blindato, Erriu risponde: «Siamo serenamente disponibili a ridiscutere i parametri relativi ai nuovi volumi, per evitare che i Comuni che già dispongono di dotazioni adeguate, in alcuni casi forse eccessive, possano ulteriormente accrescere tali volumetrie, in contrapposizione ai territori che ancora non ne dispongono».
MANO TESA Dopo i botta e risposta dei giorni scorsi, arrivano segnali di distensione tra il segretario della Cgil, Michele Carrus e l'assessore Erriu. Il rappresentante dei lavoratori definisce «importante» l'apertura a eventuali modifiche da parte del titolare dell'Urbanistica. «Prendiamo atto degli impegni dell'assessore a modificare le parti contestate», sottolinea Carrus, «ma vigileremo sulle fasi che porteranno il testo definitivo in aula». Fino ad allora il segretario della Cgil si assume il compito di «articolare meglio le nostre proposte di modifica che richiedono ampi spazi di intervento».
L'AVVISO Il senatore di Campo progressista, Luciano Uras, dice: «Non è al Ppr attuale che dobbiamo una efficace tutela del nostro paesaggio o almeno non solo a questo». Ci sono alcune questioni per cui il Ppr merita una critica e riguardano principalmente «l'essere rimasto uno strumento in itinere». L'effetto è una «deregulation che ha causato norme provvisorie che si contano a mazzi e innumerevoli deroghe». La Sardegna non sta bene, anche se tutto «non si può addebitare integralmente alla Giunta», dice Uras, che su Soru dice: «L'ho sostenuto per due campagne elettorali, in una delle quali abbiamo vinto ma abbiamo deluso. Poi abbiamo perso nonostante la battaglia convinta a difesa del patrimonio ambientale e paesaggistico. Quella è una stagione ormai finita».
LA CRITICA Sul Ppr arriva l'accusa del coordinatore di Forza Italia, Ugo Cappellacci. Il riferimento è al ricorso «presentato dalla Riva di Scivu srl, con il suo legale rappresentante, Emanuele Soru, per chiedere l'annullamento con cui la Regione ha negato l'intesa». Di fatto, il ricorso parlava di «manifesta illogicità, contraddittorietà e disparità di trattamento», aggettivi con cui il «Soru imprenditore definisce la creatura del Soru politico». Il Piano paesaggistico è uno strumento che «conteneva 6.000 errori su 10.000 beni mappati, ha visto 8 mila istanze l'anno di cui mille andavano in contenzioso». Colpe anche da parte dell'attuale Giunta che ha «cancellato con un colpo di spugna la nostra revisione».
Matteo Sau