Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Addio alla società ippica In liquidazione la “partecipata” dell'ippodromo

Fonte: L'Unione Sarda
2 agosto 2017

COMUNE.

Il sindaco: «Gli acquirenti gestiscano anche l'ex Marino»

Addio alla società ippica In liquidazione la “partecipata” dell'ippodromo

Il Consiglio comunale ha soppresso la società partecipata che gestiva l'ippodromo del Poetto. Ora la palla passa al liquidatore che dovrà chiudere la pratica entro due anni. La decisione è stata imposta dalle nuove norme e ha trovato d'accordo l'intero Consiglio comunale che l'ha approvata all'unanimità dopo un dibattito in cui si è discusso del futuro dell'ippodromo ma anche del vecchio ospedale Marino.
LA PROPOSTA DEL SINDACO Nella seduta precedente era stato il sindaco Massimo Zedda a ipotizzare un bando unico per la futura gestione dell'ex colonia Dux da trasformare in albergo e da valorizzare in un pacchetto che potrebbe prevedere anche l'ippodromo. «Una volta risolta la questione del vecchio Marino, dopo un iter giudiziario durato circa dieci anni, oggi abbiamo la possibilità di fare questo ragionamento», ha ribadito ieri i Aula il primo cittadino. «Potremo fare una discussione apposita in Consiglio per mettere insieme tutti gli aspetti che riguardano le due strutture». Durante la discussione c'è chi ha ipotizzato di sfruttare l'area dell'ippodromo anche per altre manifestazioni, ma il sindaco ha spiegato che «a Roma c'è l'esempio delle Capannelle, lì lo stanno usando per fare spettacoli, ma si trova in un'altra posizione: il nostro si trova a ridosso del parco di Molentargius con la sua zonizzazione acustica e a pochi passi dall'attuale ospedale Marino con la sua zonizzazione acustica particolare, quindi quella strada non è praticabile».
IL PACCHETTO L'idea di proporre un pacchetto che comprenda il rudere del Poetto e le piste per cavalli è stata subito sposata da Piergiorgio Massidda. «Condivido questa proposta del sindaco, tanto che faceva parte del nostro programma in campagna elettorale», ha commentato l'ex senatore. «Per noi l'ippodromo ha un futuro grazie anche al successo del cavallo arabo-inglese-sardo. Va benissimo l'allevamento ma anche un certo tipo di turismo con accoglienza di alto livello e l'ex ospedale Marino non può che avere un futuro alberghiero di un certo livello».
NO ALL'ALBERGO Su questo punto non è d'accordo Pino Calledda del M5S: «Per il vecchio Marino si torni all'idea iniziale della struttura: una colonia per bambini con funzione sociale». Tutti concordi in Consiglio sullo spreco portato avanti negli anni dalla Società ippica e sulla pessima guida della struttura. «Una gestione sempre poco oculata e male organizzata, il Comune aveva speso due milioni e mezzo per un primo lotto di lavori», ricorda Alessio Mereu, capogruppo Fratelli d'Italia. «Poi la Regione aveva dirottato i fondi per il secondo lotto alla struttura di Villacidro».
Marcello Zasso