Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A Pirri è guerriglia urbana I residenti impauriti dai continui roghi notturni

Fonte: L'Unione Sarda
17 luglio 2017

Sei auto e una moto bruciate in 24 ore. Forse è una banda di giovani

A Pirri è guerriglia urbana I residenti impauriti dai continui roghi notturni 


Sei auto e uno scooter bruciati nell'arco di due notti, in tre diversi incendi: tutti dolosi. E Pirri si trasforma in uno scenario di guerra, dichiarata non si sa da chi e combattuta con raid incendiari contro obiettivi - così pare, ma le indagini non l'hanno stabilito con certezza - scelti a casaccio. È lo stesso spirito che anima i terroristi: l'importante è colpire, non chi si colpisce. Il fatto che - com'è opinione diffusa nella frazione cagliaritana - a scatenare l'inferno possa essere una banda di giovani ad alto tasso alcolico, con l'unico scopo di “divertirsi” davanti agli spettacolari roghi delle auto, marca la differenza ma non attenua il problema.
ALLARME Troppi episodi, già da mesi, costringono gli abitanti di interi rioni di Pirri a lasciare le proprie case e a scendere per strada in piena notte, fino a che i Vigili del fuoco non riescono a prendere il controllo della situazione. «Prima di venire qui in via Parteolla, l'altra notte», spiega una signora che, come quasi tutti, non svela il proprio nome per paura di ritorsioni, «la squadra dei pompieri del porto stava spegnendo altri roghi d'auto altrove». A bruciare, peraltro, non sono soltanto le auto: la facciata e gli infissi della casetta sfitta nella stessa via Parteolla - davanti alla quale erano parcheggiate le due auto distrutte l'altra notte - sono da rifare completamente. Anche all'inizio di via Enrico Toti, per il rogo di auto e scooter, i proprietari della casa di fronte dovranno mettere in cantiere lavori lunghi e costosi.
LA PAURA Il titolare della macelleria a fianco a quella palazzina rivela che i pirresi sono in allarme: «I miei clienti non parlano d'altro», conferma Massimo Pilia, «il fatto è che, qui a Pirri, le forze dell'ordine si vedono poco». Sull'altro lato di via Toti c'è lo studio fotografico di Davide Costa, la cui insegna è stata deformata dal calore dell'incendio: «A Pirri ci sono trentamila residenti in un territorio vasto, basti pensare che solo a Barracca Manna vivono ottomila persone. Serve maggiore presenza delle forze dell'ordine, sono necessarie le telecamere per la videosorveglianza».
Pirri brucia. Nessuno la spegne.
Luigi Almiento