Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La festa del Lirico al Bastione Migliaia di spettatori hanno applaudito coro e orchestra

Fonte: L'Unione Sarda
7 luglio 2017

Grande successo dell'esibizione dei musicisti diretti dal maestro Gerard Korsten

La festa del Lirico al Bastione Migliaia di spettatori hanno applaudito coro e orchestra

Festa doveva essere e festa è stata. Il concerto dell'Orchestra e del Coro del Teatro lirico al Bastione di Saint Remy è stato un successo applaudito da migliaia di cagliaritani. La terrazza appena ripristinata, il tramonto e il mare del Golfo degli Angeli sono stati il valore aggiunto che hanno esaltato e reso speciale l'esibizione. Unica pecca l'acustica. Nonostante la potenza dei coristi e musicisti le note si sono disperse nel cielo.
LA GRANDE FESTA Già alle 20 la grande terrazza è stracolma di spettatori. «È una festa di popolo con la quale vogliamo abbracciare la città», afferma entusiasta il sovrintendente Claudio Orazi. Niente palco per coro e orchestra. «Una scelta per avvicinare i musicisti al pubblico e creare un rapporto diretto. Quasi si possono toccare». L'entusiasmo dei 150 artisti è contagioso. «È un'ottima occasione per stare in mezzo alla gente», afferma Luisa Bovio, torinese, violino di fila. «Hanno accolto l'invito con entusiasmo», aggiunge il sovrintendente. «Per noi è fondamentale incontrare le persone che normalmente non vengono al Teatro. La cultura - afferma Orazi - è sempre popolare: tutti sanno apprezzare la qualità». E la qualità dei musicisti del Lirico ieri è esplosa con una veemenza sonora elettrizzante. Quando la bacchetta magica del maestro Gerard Korsten ha iniziato a roteare sulla sinfonia del “Barbiere di Siviglia” il silenzio è sceso sul Bastione. Peccato, come detto, per l'acustica. Forse sarebbe stato necessario amplificare suoni e voci. Ma i costi, completamente a carico del Teatro (il Comune non ha speso un centesimo), sarebbero lievitati notevolmente.
ESPERIENZA DA RIPETERE «Vorrei che spettacoli del genere ce ne fossero tantissimi», dice Stefania Ariu. «Forse sarebbe meglio non farli in occasione di “Negozi aperti”: troppa roba».
Andrea Artizzu