Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, un passo avanti e due indietro

Fonte: L'Unione Sarda
3 giugno 2009

Nuovo pressing della maggioranza su Floris. Si ritorna alla situazione del luglio 2008

Il sindaco: «La proposta di Cellino deve essere integrata»

L'assemblea aveva impegnato Floris a rispondere alla società entro settembre. Otto mesi dopo il sindaco chiede un piano finanziario.
È sempre più una partita a poker. Il dibattito sul nuovo stadio del Cagliari calcio (che potrebbe nascere da una radicale ristrutturazione del Sant'Elia o addirittura ex novo, in un centro dell'hinterland) ha ripreso vigore dopo i segnali di pace a distanza tra il sindaco Emilio Floris e il patron della società rossoblù Massimo Cellino. Un elemento nuovo, dopo mesi di gelido silenzio (da parte del primo cittadino) e di accuse e commenti sferzanti (mittente il presidente), al quale si è aggiunta la presa di posizione di nove consiglieri comunali del centrodestra.
NOVITÀ Sono praticamente gli stessi che il 30 luglio 2008 promossero un ordine del giorno che impegnava l'amministrazione a trovare, entro tre mesi, un accordo con la società Cagliari calcio, che aveva presentato una proposta per l'abbattimento e la ristrutturazione del Sant'Elia. Una scadenza non rispettata che ha fatto calare il gelo nei rapporti tra Floris e Cellino, inaugurando una guerra durata otto mesi. Ora le lancette dell'orologio sono tornate indietro fino all'estate del 2008. La situazione è praticamente la stessa: un folto gruppo di consiglieri di centrodestra preme per risolvere la questione, il presidente del Cagliari propone di far ripartire il dialogo proprio dall'ordine del giorno approvato dal Consiglio a proposito di un giudizio sul progetto da lui presentato.
LA RISPOSTA E il sindaco? «Anche dopo aver letto con attenzione il documento dei consiglieri confermo la disponibilità al dialogo - dice - è positivo che in tanti si impegnino per dare un loro contributo per risolvere un problema tanto importante. Ma la mia posizione credo che sia ispirata al puro buon senso: servono carte ufficiali e il progetto presentato a fine della primavera 2008 da Cellino può essere considerato un buon punto di partenza. Ma deve necessariamente essere completato: serve, anzitutto, un piano finanziario e di investimenti. Perché la valutazione va fatta a tutto tondo, nella sua interezza».
LA REGIONE Tecnicismi a parte, Floris conferma che la soluzione del problema-stadio è una delle sue immediate priorità: «Farà parte del confronto che proseguirò già la prossima settimana con diversi esponenti della Giunta regionale - rivela - credo che il Cagliari debba continuare a giocare al Sant'Elia, in uno stadio certamente funzionale e dotato di comfort, in un quartiere che vogliamo riqualificare profondamente. Tenuto anche conto del fatto che in quella porzione della nostra città nascerà la zona franca urbana».
IL CONFRONTO Probabilmente, è rimandato a una delle prossime riunioni del Consiglio comunale. Dove le posizioni continuano a essere variegate e complesse. Se è vero che l'ordine del giorno passato lo scorso anno raccolse 19 voti e che 9 consiglieri del centrodestra sono usciti allo scoperto per invitare sindaco e presidente ad andare avanti nel dialogo, non sono cambiate le posizioni di chi si dice critico nei confronti di un passaggio di proprietà del Sant'Elia dal Comune alla società: basta ricordare che c'è chi ha definito la proposta del Cagliari calcio «una solenne porcheria e pure mal scritta» (Cugusi, Pd), chi ritiene «che non si possa trattare con un moroso» (Zuncheddu, Rossomori) e chi invita a «non prendere decisioni affrettate dopo che si è temporeggiato per anni» (Ninni Depau, Pd). E c'è anche chi, nella maggioranza, obietta che «se dessimo lo stadio al Cagliari la Corte dei conti ci chiederebbe risarcimenti» (Bistrussu, Riformatori). La città ha per ora assistito quasi distratta a questo dibattito, anche se i tifosi hanno spesso preso posizione con cori anti-sindaco. Da notare, poi, che più volte l'ex campione Gigi Riva si è detto in disaccordo con la demolizione del vecchio Sant'Elia.
ANTHONY MURONI

02/06/2009