Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La burocrazia blocca i tavolini Sono ancora 200 le istanze in attesa di essere esaminate

Fonte: L'Unione Sarda
21 giugno 2017

COMUNE. I timori dei commercianti mentre la Municipale dà la caccia agli abusivi

La burocrazia blocca i tavolini Sono ancora 200 le istanze in attesa di essere esaminate

Duecento istanze ancora da esaminare e, intanto, la Polizia municipale gira per la città a fare controlli. «Anche se vengono sanzionati solo gli abusivi», si affrettano a far sapere dal Comune. Il tema è quello che, negli ultimi tempi, ha animato il dibattito in città, la “guerra dei tavolini”. La situazione è stata risolta da alcuni regolamenti e delibere. Ma, ora, si tratta di passare ai fatti. E, come capita sempre in Italia, bisogna fare i conti con la burocrazia.
LA SITUAZIONE Così, negli uffici comunali, giacciono circa duecento istanze di richiesta di suolo pubblico in attesa di risposta. In questo caso, è specificamente chiarito che l'istituto del silenzio-assenso, codificato dal “decreto Madia”, non ha valore. Dunque, gli esercenti commerciali che non hanno ancora ottenuto l'autorizzazione non potrebbero sistemare i loro tavolini. Ma siamo nella stagione calda: è accettabile privarli di una fonte di incassi fondamentale in un momento così difficile?
I PROBLEMI A mettere in allarme gli operatori commerciali del centro storico i controlli effettuati dalla Polizia municipale nello scorso fine settimana. «Abbiamo solo verificato», dice il comandante Mario Delogu, in una pausa delle interminabili riunioni sul G7 dei Trasporti nelle quali è impegnato, «che chi ha sistemato i tavolini abbia presentato davvero un'istanza». Le uniche sanzioni sono state comminate a chi ha piazzato abusivamente i tavolini (o a chi ha superato gli spazi richiesti). Eppure, il blitz ha creato non poche preoccupazioni: qualche esercizio commerciale, non fidandosi, ha deciso di rinunciare agli spazi agli aperti.
GLI OSTACOLI Ma perché negli uffici comunali giacciono ancora così tante istanze? «Perché», spiega l'assessora alle Attività produttive Marzia Cilloccu, «abbiamo potuto iniziare ad analizzarle solo dopo aver risolto i problemi legati al rumore». A questo si aggiunge il fatto che, prima di essere accolte, le domande passano per tre uffici: per essere accolte devono ottenere il via libera della Polizia municipale, della Viabilità e delle Attività produttive. Solo a quel punto, gli operatori commerciali possono piazzare i tavolini senza il rischio di andare incontro ad alcuna sanzione.
IL FUTURO Una situazione che preoccupa gli operatori commerciali. «Ma stiamo lavorando alacramente per dare risposte veloci a tutte le istanze», garantisce Cilloccu. Magari, dopo le polemiche con i vari comitati anti movida, potrebbe essere questo l'ultimo atto della “guerra dei tavolini”.
Marcello Cocco