Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Disagi limitati per il corteo Cento manifestanti contro il vertice: «È una pagliacciata»

Fonte: L'Unione Sarda
21 giugno 2017

Disagi limitati per il corteo Cento manifestanti
contro il vertice:
«È una pagliacciata»

«Fuori il G7 dalla Sardegna». Messaggio forte e chiaro, ripetuto anche in sardo. Mentre Cagliari si prepara ad accogliere i ministri dei Trasporti, per strada va in scena la protesta. Striscioni e megafoni, per dire no al summit fissato per oggi e domani. Appuntamento in piazza Garibaldi, e poi corteo tra le strade del centro, con arrivo in piazza Yenne.
Hanno sfilato in cento circa, con altrettante forze dell'ordine al seguito (tra poliziotti, vigili e carabinieri). «Il G7 è una beffa crudele, soprattutto per noi sardi che non abbiamo reale e dignitosa continuità territoriale con il resto d'Italia e nemmeno con le isole minori», polemizza Rosalba Meloni, del Cagliari Social Forum. Tra i manifestanti no-summit c'è anche qualche rappresentante di Sardigna Natzione: «La Sardegna dal punto di vista dei trasporti fa pena e la continuità territoriale è una pagliacciata», commenta Giampaolo Muntoni, armato di bandiera e t-shirt con al centro la stampa “Sardinia non est Italia”. «Per infrastrutture e trasporti siamo da Terzo Mondo, anzi, neanche siamo classificabili. Paradossale accogliere il G7 proprio qui», interviene Zoe Aramu. In sottofondo lo slogan della serata: “G7 a foras”, ripetuto come un mantra.
Passaggio obbligato in via Sonnino - via XX Settembre è blindata e presidiata dalle forze dell'ordine - poi dritti verso via Roma. Ma prima una sosta all'inizio di viale Regina Margherita, dove i magnifici 7 si riuniranno. «Arrivano qui e si sentono in diritto di decidere della nostra vita. Fanno discorsi avveniristici quando in alcuni paesi sardi non ci sono neppure i treni», osserva Salvatore Drago, del coordinamento Usb. «Ridicolo, non saprei in quale altro modo definirlo». Ci sono anche i Cobas tra in piazza: «Happening senza senso. È emblematico che i potenti della terra si incontrino in una regione dove i trasporti sono i più devastati d'Europa», rimarca Nicola Giua, il portavoce regionale. Il traffico risente del corteo, ma i blocchi dinamici non creano particolari disagi.
Sara Marci