Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pensione subito, parte la corsa

Fonte: L'Unione Sarda
19 giugno 2017

Mille sardi potranno usufruire del beneficio per disoccupati e lavoratori disagiati Pensione subito, parte la corsa Da ieri il via alle domande per l'anticipazione “gratuita” Per un migliaio di disoccupati e lavoratori disagiati sardi il conto alla rovescia è terminato: da ieri, e fino al 15 luglio, potranno presentare all'Inps la domanda per anticipare gratuitamente (a carico dello Stato) la pensione di tre anni e sette mesi. Domande al via anche per i lavoratori “precoci”, che hanno cominciato prima dei 19 anni e sono in difficoltà: potranno ritirarsi con un anticipo di un anno e dieci mesi per gli uomini e di dieci mesi per le donne.
LA PLATEA Decolla così il nuovo ammortizzatore sociale per chi ha più di 63 anni, si trova in condizione di bisogno e non ha ancora l'età per la pensione. Il requisito essenziale per avere il beneficio è una contribuzione minima di 30 anni per chi è disoccupato, o assiste un «parente diretto» con handicap grave, o, ancora, ha un'invalidità civile pari o superiore al 74%.
Servono almeno 36 anni invece per i lavori gravosi (che devono essere svolti per almeno 6 anni in modo continuativo), cioè quelli che rientrano nelle 11 categorie comprese nell'elenco del governo: dagli addetti ai servizi di pulizia o alla concia di pelli e pellicce ai facchini, e poi conducenti di mezzi pesanti o di treni e personale viaggiante in genere, macchinisti di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni, ostetrici e infermieri, maestri di asilo nido e scuola dell'infanzia, operai edili o manutentori di edifici, operatori ecologici e persone che si prendono cura di persone non autosufficienti.
I sei anni di lavoro continuativi richiesti per essere ammessi all'Ape sociale rappresenta il requisito più criticato dai sindacati perché esclude alcune categorie di lavoratori deboli, come gli edili, che svolgono un lavoro legato all'attività del cantiere, dunque in modo discontinuo, e raramente lavorano senza soluzione di continuità.
LE CIFRE L'importo dell'assegno dell'Ape sociale è commisurato alla pensione attesa, fino a 1.500 euro lordi mensili per 12 mensilità (circa 1.300 euro netti), per 43 mesi. L'assegno non è compatibile con altri sostegni al reddito per disoccupazione (Naspi, l'indennità di disoccupazione, mini-Aspi, assegno sociale per l'impiego, e Asdi, l'assegno sociale di disoccupazione). È invece compatibile con redditi da lavoro dipendente o da collaborazione coordinata e continuativa fino a un tetto di 8.000 euro annui, oppure di 4.800 euro in caso di lavoro autonomo.
Mauro Madeddu