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Cagliari, i pericoli "corrono" sulle strade. Incidenti in aumento e 18 morti in 2 anni

Fonte: web SardegnaOggi.it
19 giugno 2017

Cagliari, i pericoli "corrono" sulle strade. Incidenti in aumento e 18 morti in 2 anni 


Croci a doppia cifra negli ultimi ventinove mesi. Da gennaio 2015 a maggio 2017 crescita costante per gli schianti nelle tante arterie cittadine. I guidatori uomini fanno peggio delle donne, bollino rosso per Asse Mediano e viale Marconi.



CAGLIARI - È in netto aumento il numero degli incidenti nelle strade del capoluogo sardo. Negli ultimi ventinove mesi il "borsino dei sinistri" segna un rialzo da far paura. Automobili, scooter, camion, pullman e biciclette: ce n'è per tutti. Il dato più importante è quello dei morti: diciotto croci tra il 2015 e i primi cinque mesi del 2017. Un totale che non si può definire basso o alto: grave, questo è il termine corretto. Crescita costante anche per gli schianti tra due o più vetture con feriti. La somma delle varie tipologie di incidenti, soprattutto, fa tremare le vene nei polsi: da gennaio a maggio di quest'anno "solo" 599, ma il divario più evidente è tra il 2015 (totale di 660) e tutto il 2016 (1370). Per farla breve, nell'arco di un anno i casi di schianti sono più che raddoppiati. Le strade regine degli incidenti sono soprattutto due: l'Asse Mediano e viale Marconi. Subito dietro, i cambi di posizione nella non lusinghiera classifica cambiano di continuo. Ci sono via Roma, viale Trieste, via Cadello, via Diaz, la Ss 195, via Santa Maria Chiara, via Liguria, via Scano, via Lungo Saline. Un report non felice, quello stilato dagli uffici della polizia Municipale. Undici pagine, quelle prodotte nella caserma di via Crespellani, che - con tanto di cifre, grafici e scritte tecniche - disegnano un quadro dalle tinte più che fosche.

 

Cinque le "maxi categorie" di incidenti: mortali, con feriti, senza feriti, danneggiamenti e pedoni-cadute accidentali. I numeri che ballano sono la somma finale di tanti singoli casi. Tra automobilisti e motociclisti i più frequenti sono il tamponamento (197 casi nel 2016, nell'inizio del 2017 già 84), l'urto laterale e il cambio di corsia (76 l'anno scorso, 35 fino a fine maggio 2017). Nel 2016 sono 194 i pedoni investiti, sia sulle strisce sia lontano dagli attraversamenti pedonali, quest'anno si tocca quota provvisoria di ottantuno.

 

Le fasce orarie peggiori? Quelle di tante altre città: dalle 9 alle 21 i picchi di schianti: nel 2016 la media  è di 140 situazioni che richiedono l'intervento della polizia Municipale, quest'anno già sessantuno. Gli uomini alla guida si confermano più spericolati delle donne, doppiandole nettamente. E sembra non esistere più la cosiddetta "età della ragione": gli incidenti avvengono tanto tra i giovani quanto tra gli anziani.