Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Prezzi, in un anno nessun aumento

Fonte: L'Unione Sarda
1 giugno 2009

Con un + 0,2 il capoluogo isolano si colloca ben al di sotto del dato nazionale (+ 0,9) che è il più basso da quarant'anni 

Crollano trasporti ed elettricità, inflazione quasi a zero

Si spende meno per casa, acqua, elettricità, combustibili e trasporti: ecco perché a Cagliari, adesso, i prezzi crescono poco.
Praticamente fermi: i prezzi, questo mese, a Cagliari, sono cresciuti dello 0,2 per cento. Il dato, elaborato dal Servizio informatica e statistica del Comune, vale sia in confronto al maggio 2008 che al mese scorso: è provvisorio (quello definitivo arriverà il 16 giugno) ma molto indicativo. L'aumento, infatti, decisamente più basso dello 0,9 registrato dall'Istat su base nazionale e che rappresenta l'inflazione più bassa da 40 anni a questa parte: solo nel 1968, con uno scarso +0.7, i prezzi crebbero meno. Cagliari sembra essere comunque al vertice delle tendenze: lo scorso agosto, quando i prezzi galoppavano, fu la città con i rincari più pronunciati d'Italia (+4,7 per cento), oggi che la corsa al rialzo frena, sembra quasi inchiodarsi.
LE CATEGORIE A tirar giù i prezzi, nel capoluogo isolano, sono soprattutto le tariffe per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-4,7 per cento rispetto a un anno fa, -0,1 rispetto al mese scorso), i costi dei trasporti (-4,6 annui e +0,5 mensile) e per abbigliamento e calzature (-1,2 annui e -0,1 mensile). Tutto il resto (prodotti alimentari e bevande analcoliche, bevande alcoliche e tabacchi, mobili, articoli e servizi per la casa, servizi sanitari e spese per la salute, comunicazioni, ricreazione, spettacolo e cultura, istruzione - anche se solo su base annua, mentre su base mensile non si registrano variazioni -, servizi ricettivi e di ristorazione, altri beni e servizi) aumenta, ma non abbastanza da portare l'inflazione su livelli di rilievo. L'aumento più consistente, su base annua, resta quello di bevande alcoliche e tabacchi, cresciuti del 4,7 per cento rispetto al maggio 2008 e dello 0,1 rispetto ad aprile. La crescita più rilevante rispetto al mese scorso è invece quella di mobili, aritcoli e servizi per la casa: + 0,7.
CONSUMATORI Scettica l'associazione di consumatori Adoc: «La realtà che percepiamo noi - argomenta Giuliano Frau, responsabile per Cagliari - è ben diversa da quella descritta da queste cifre. Non vorrei che fosse una manovra dal sapore politico. Tuttavia, non vedo come sia possibile dire che sono in calo i prezzi di abbigliamento e calzature. Mentre per i carburanti, temo che le rilevazioni risalgano a un momento in cui, per il calo del petrolio, i costi di benzina e gasolio erano stati ritoccati: già oggi, però, basta andare in un distributore per accorgersi che sono aumentati di nuovo». In effetti, nella voce trasporti, è inclusa anche la categoria “benzine”, che risulta cresciuta dell'1,8 per cento.
ALIMENTARI Quanto agli aumenti dei generi alimentari, che secondo i dati ufficiali ammonta a un +0,2 congiunturale rispetto ad aprile e un tendenziale annuo del +2,9, Frau fornisce dati propri, «rilevati - spiega - in un mercato civico, un supermercato e due negozi specializzati», secondo cui «la carne di vitella, che agli inizi di maggio si vendeva fra i 17 e i 19 euro al chilo, oggi oscilla fra i 18,50 e i 20, mentre il pollo è passato da un massimo di 4,09 euro al chilo di marzo ai 5 euro di oggi». Ma non tutti i cibi rincarano: se sono in aumento cacao (+3,3%), salse, condimenti e spezie (+2,6%), alimenti dietetici e patate (+2,2%), riso (+1,9%), ortaggi e legumi freschi (+1,4%), cereali e farine e altre bevande analcoliche (+1,3%) e ortaggi e legumi secchi e conservati (+1,0%), risultano più abbordabili crostacei e molluschi freschi (-3,7%), altre carni (-2,6%), olio di semi e acque minerali (-1,7%) e altri cereali e piatti pronti (-1,1%). ( m. n. )

30/05/2009