Rassegna Stampa

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Cagliari, la Polizia di Stato festeggia i primi 165 anni

Fonte: web Castedduonline.it
11 aprile 2017

 

Autore: Alessandro Congia il 10/04/2017 12:24

 


Centosessantacinque anni tra la gente. La Polizia di Stato festeggia questa mattina al centro culturale "Il Lazzaretto", a S.Elia, una ricorrenza importante, la fondazione del corpo con i suoi molteplici settori di competenza: presenti alla manifestazione i quartieri generali in rappresentanza del Governo, Comune e Regione, oltre ai dirigenti, funzionari dei vari corpi delle forze armate.

Una scelta, quella dell'attuale location, per rappresentare la presenza dello Stato in un quartiere spesso difficile dal punto di vista degli eventi di criminalità e spaccio di sostanze stupefacenti, in primo luogo per potenziare la prevenzione e la riqualificazione della borgata in collaborazione con i cittadini onesti. Alla cerimonia sono presenti anche il prefetto, Giuliana Perrotta e il questore di Cagliari, Danilo Gagliardi.

Significativi i rafforzamenti in città degli operatori della Polizia, con la presenza dei Falchi, in appoggio alla Squadra Mobile e reparto prevenzione in forza da Abbasanta nel capoluogo, con diverse operazioni con il sequestro di droga e che hanno portato all'arresto di altrettanti personaggi dediti allo spaccio.

IL DISCORSO DEL QUESTORE. Un abbraccio di grande intensità ai Familiari delle Vittime del Dovere che anche quest’anno hanno voluto essere con Noi in questa celebrazione e di cui ricordiamo il sacrificio dei Loro congiunti per la Collettività. Lo rivolgo anche ai componenti delle Sezioni di Cagliari e Carbonia dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, fedele custode delle tradizioni di valore di coloro che hanno cessato dal servizio, ma che all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza restano idealmente legati.
Grazie al Prefetto Perrotta Dirigente Generale Carmelo Gugliotta, all’Assessore Regionale al Lavoro Dr.ssa Virginia Mura, all’Assessore Marzia Cilloccu: attraverso Loro voglio ringraziare l’espressione della Collettività Statuale, Regionale, Cittadina e Metropolitana al cui presidio di sicurezza la Polizia di Stato è chiamata.

Grazie della presenza all’Arcivescovo Miglio per l’espressione di vicinanza alla Polizia di Stato e per l’altissima opera spirituale svolta. Grazie ai Signori Rappresentanti delle Magistrature Tutte con cui sempre altissimo è il rapporto di collaborazione. Grazie ai Colleghi delle Forze di Polizia e della Forze Armate il cui contributo, totale e sentito, per il raggiungimento degli alti fini dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza è prezioso, indispensabile e apportato spesso oltre i limiti di quanto sia astrattamente previsto. Un affettuoso saluto ai Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali del Personale della Polizia di Stato  e del Personale Civile del Ministero dell’Interno per la vigile azione di confronto sui temi di comune interesse.

Dopo una parentesi di alcuni anni la Festa della Polizia lasciati gli ambienti della Questura è ritornata pienamente nei contesti più vivi ed affascinanti della Città di Cagliari. La volontà del Capo della Polizia Prefetto Gabrielli di restituire questo fondamentale momento della vita dell’Istituzione alla vitalità  del contesto cittadino si coniuga perfettamente con l’opera dispiegata dall’amministrazione comunale di riqualificazione del quartiere di Sant’Elia e del Centro Culturale “Il Lazzaretto” dove oggi ci troviamo.

In questa scelta ritroviamo il significato di non associare il Quartiere di Sant’Elia alla cronaca di fatti spiacevoli, e per ribadire l’impegno della Polizia di Stato, la voglia intensa e corale del Quartiere di “LEGALITA’”, di cultura dello stare insieme nel rispetto delle regole. Nel settembre del 2015 ha avuto inizio la mia avventura sarda dopo una vita professionale trascorsa quasi completamente in uffici del Settentrione d’Italia.

LA STORIA. Mi è particolarmente grato celebrare il 165° Anniversario della Fondazione in questo luogo così pregno di storia e significati: infatti quasi due anni addietro, giungendo una domenica mattina con il traghetto, osservavo la costa e mi apparve agli occhi questa bella località sulle acque del Golfo, così vicina ma anche così isolata dal resto della Città. Instancabile in questo anno le attività di tutte le componenti della Polizia di Stato in ragione degli impegni incessanti, frutto di un impegno diuturno, di cui i Signori Ospiti e la Cittadinanza tutta sono stati puntualmente messi a parte attraverso la seria ed onesta opera professionale degli Organi di informazione che in questa occasione voglio ringraziare sentitamente. E’ un piacere ricordare, in forma speditiva ma completa, tutte le componenti che si sono distinte nell’anno di attività che da questa celebrazione è idealmente chiuso.

In primo luogo è d’uopo ricordare le attività coordinate dall’Ufficio di Gabinetto per il mantenimento dell’ordine e sicurezza pubblica da parte di tutti gli uffici: innumerevoli e difficili da compendiare tutte le occasioni che originate dal confronto sociale e dalle diverse forme aggregative dei cittadini danno luogo a dispositivi di servizio su cui viene svolto un dettagliatissimo lavoro che dura settimane e mesi.  A titolo esemplificativo ci sono stati, specie nelle ricorrenti iniziative contro la presenza di installazioni del Ministero della Difesa, momenti di relativa tensione, ma grazie all’instancabile fermezza degli operatori, tutti, la situazione è sempre stata ristabilita.

Di assoluto rilievo per l’importanza della Personalità e per l’estensione delle misure di sicurezza individuate e realizzate, uniche nella storia di questo territorio, è stata la visita del presidente della Repubblica Popolare della Cina, Xi Jinping e della Consorte; citazione che mi spinge a ricordare a tutti i presenti come da qui a breve una nuova importante esperienza metterà ad un nuova prova l’intero apparato, la riunione dei Ministri dei trasporti nell’ambito della Presidenza Italiana del G7. L’intreccio delle attività di prevenzione e repressione dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso Pubblico, della Squadra Mobile nonché dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Quartu Sant’Elena, Iglesias e Carbonia è stato reso ancora più evidente dal modello operativo che ha debuttato nello scorso anno delle c.d. “Sezione Falchi” che la colpito sempre più duramente la criminalità di strada, specie di provenienza straniera, dedicata allo spaccio di stupefacenti, con un vertiginoso innalzamento dei risultati di servizio.

IL 113. Importantissimo in termini qualitativi l’attività di lungo respiro della Squadra Mobile che ha disarticolato un temibile sodalizio criminale dedito alle rapine ai danni di furgoni portavalori. Non meno significativa l’attività di monitoraggio di alcune zone cittadine di particolare evidenza per il traffico di stupefacenti. Immagine costante per tutti i Cittadini è quella della Volante che in ogni ora del giorno rassicura con il pattugliamento del territorio o interviene rapidamente per le più svariate esigenze. Ma altrettanto familiari sono le voci degli operatori del Centro Operativo che rispondendo al “113” e coordinano efficacemente gli interventi della Volante. E giova ricordare il considerevole apporto in tali attività fornito dal Reparto Prevenzione Crimine “Sardegna” e la preziosa collaborazione dei Corpi della Polizia Locale, tra cui spicca quello di Cagliari.

Grazie infine al personale delle Sezioni di Polizia Giudiziaria istituite presso le Procure della Repubblica ed al N.O.P. Sardegna. L’azione della Digos è stata indefessa in ogni campo dell’attività informativa ed investigativa in tempi così complessi del confronto sociale, ma soprattutto dell’attivismo, minoritario ma allarmante nei confronti di alcuni obbiettivi e persone identificate quali simboli di particolari tematiche.

Su tutto però si staglia in questi giorni l’azione di contrasto alle forme organizzate di teppismo e brutalità, anche verbale, di gruppi esigui ma pericolosi di individui che mostrano la marginalità e l’estraneità al tessuto sociale.

Non voglio rubare la professione ai sociologi, ma ritengo evidente che le iniziative estemporanee come quella che ha condotto alcune centinaia di soggetti nella città di Sassari, sorella di Cagliari, per azioni ancor prima che violente, insensate e folli con l’unico scopo di ferire la civiltà continuerà a trovare una risposta di estrema durezza da parte di tutte le articolazioni della Polizia di Stato. Ma questo probabilmente non è sufficiente: così come attraverso le misure di polizia si giunge all’espulsione dagli impianti sportivi di questi individui attraverso l’ostracismo della società deve giungersi alla formulazione di un giudizio di estraneità dal contesto sociale e cittadino. E’ un’azione che chiediamo a tutte le componenti degli appassionati del calcio, alle Società sportive, a tutte le espressioni della civile convivenza affinché coloro che sentendosi estranei a quest’ultima, specie se inesperti della vita, possano essere inclusi e non esclusi e marginalizzati.

Ritengo questi due passaggi … un NO secco … senza se e senza ma … ad ogni espressione di violenza e brutalità fondamentali per l’inserimento in un percorso di inclusione sociale. Rimane sottotraccia rispetto al focus degli organi di informazione l’attività delle due tradizionali Divisioni della Questura … la Divisione Polizia Amministrativa, Sociale e dell’immigrazione e la Divisione Polizia Anticrimine.

DASPO. Le due articolazioni sono note per le incombenze in materia di servizi resi all’utenza rispettivamente l’una per il rilascio di passaporti, porti d’arma e licenze di pubblica sicurezza (in numero sempre elevato) e l’altra per la ricezione di denunce di smarrimento e cessione fabbricati. Meno nota, ma importantissima nell’ambito del mantenimento dell’ordine pubblico l’azione sul controllo dei pubblici esercizi (commercio e intrattenimento) della P.A.S.I. e di misure di prevenzione patrimoniale e personale per la P.A.C. (tra cui l’ammonimento per gli autori di atti persecutori e il Divieto di assistere a manifestazioni sportive, il c.d. DASPO).

MIGRANTI. Particolare menzione per quanto riguarda la Divisione P.A.S.I. deve essere fatta dell’articolazione Ufficio Polizia dell’Immigrazione e degli Stranieri la cui l’attività espletata nel campo della gestione dei flussi migratori forse si perde nell’ambito dell’informazione a favore di altre articolazioni. Impressionante risulta l’attività svolta per le esigenze di prima identificazione degli stranieri che giungono con le navi dell’operazione Triton e successivamente nella gestione del procedimento conseguente all’istanza di riconoscimento di protezione internazionale; si rifletta che con la modalità stabilita dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per la gestione dell’evento nel mese di ottobre il Dirigente, i Funzionari ed il personale, unitamente a quello degli altri uffici, hanno operato per tre giorni consecutivi presso il Molo Ichnusa per un complesso di 1250 migranti trasportati dalla Nave spagnola RIO SEGURA. Ma egualmente complessa l’attività di contrasto agli sbarchi diretti sulle coste della Sardegna meridionale di cittadini provenienti dall’Algeria in condizioni di tempo e di luogo particolarmente sfavorevoli. E per finire con l’imponente attività svolta per la gestione delle migliaia di cittadini regolarmente dimoranti sul Territorio Nazionale. Un apprezzamento sentitamente riconoscente rendo ai componenti dei comparti di Specialità e dei Reparti Speciali che ben sono stati ricordati la scorsa settimana con la Mostra Fotografica “La Polizia che ti aspetti” tenutasi presso la Caserma Carlo Alberto.

I CORPI. La Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria, la Polizia di Frontiera Marittima ed Aerea, la Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’azione a tutela della sicurezza dei cittadini durante l’utilizzo di strade, ferrovie, mezzi aerei e navali e mezzi di comunicazione personale. Un particolare menzione deve essere riservata a Polizia Ferroviaria e Polizia Stradale di cui ricorre quest’anno rispettivamente il centodecimo e il settantesimo anniversario di costituzione e la cui evoluzione ben rappresenta l’evoluzione del Nostro Paese in termini di sviluppo dei mezzi di trasporto, di stili di vita e di pericoli per la stessa.

Nell’ambito dei Reparti Speciali, oltre le aliquote a disposizione della Questura dei Nautici, degli Artificieri Antisabotaggio, dei Tiratori Scelti e degli operatori U.O.P.I. (tutte duramente impegnate per intensità e numero dei servizi resi) voglio ricordare la spina dorsale dei servizi di ordine pubblico ovvero il XIII Reparto Mobile della Polizia di Stato che ancora una volta ha confermato, in una storia che ha superato il ventennio, le qualità di perseveranza nell’adempimento del dovere e di disponibilità alle esigenze di tutela delle libertà costituzionali dei cittadini specie nei momenti di tensione, prima ricordati.

Infine voglio ricordare il personale del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica e del Posto di Fotosegnalamento del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carbonia, e per l’ausilio ricevuto nella gestione dei flussi migratori, quello dei Gabinetti Provinciali delle Questure di Sassari, Nuoro e Oristano per l’eccezionale opera prestata in tutte le occasioni di servizio.

Doveroso, e certamente non in termini di vuota ritualità, è il ringraziamento a tutti coloro che sia in Questura che in tutte le altre articolazioni della Polizia di Stato assolvono a quelle funzioni strumentali, definite talvolta logistiche o burocratiche, la cui puntualità di esecuzione è condizione fondamentale per il funzionamento dell’intero apparato delle funzioni preventive e repressive. Grazie all’Ufficio del Personale, all’Ufficio Tecnico-Logistico e all’Ufficio Sanitario Provinciale. Grazie all’Autocentro di Polizia, alla Zona Telecomunicazioni e al V.E.C.A. Regionale.

Non meno importante l’azione svolta per il consolidamento della cultura della Legalità e di promozione culturale e di conoscenza della Polizia di Stato realizzate dalla Sezione Relazioni Pubbliche dell’Ufficio di Gabinetto.

Voglio brevemente rammentare: i numerosi incontri svolti, soprattutto nelle scuole, su temi di grande interesse quali il bullismo, l’utilizzo degli strumenti telematici e la circolazione stradale, l’azione a favore delle potenziali vittime della violenza di genere attraverso convegni ed azioni sul territorio quali il “progetto camper”, il convegno sulla corruzione svoltosi proprio in questa sede con qualificatissime presenze istituzionali, l’apertura della Caserma Carlo Alberto, durante la ventesima edizione di “Monumenti Aperti”, per la prima volta nei centosettanta anni dall’intitolazione al Sovrano Sabaudo, che ha costituito l’occasione per celebrare settanta anni di vita e memorie del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza prima e successivamente della Polizia di Stato e ha avuto oltre tremila visitatori. Daremmo ora spazio ai protagonisti delle storie che velocemente ho voluto ricordare: le donne e gli uomini della Polizia di Stato, senza differenze di età, esperienza, ufficio, ruolo e qualifica.

Si tratta in prevalenza di appartenenti ad articolazioni che usualmente definiamo “operative”, ma che rappresentano l’impegno, l’intelligenza analitica ed emotiva dell’intero gruppo sociale “Polizia di Stato”, i risultati a favore della collettività raggiunti anche attraverso la collaborazione dei Cittadini: insomma espressione della “coralità” del lavoro degli appartenenti alla Polizia di Stato.

Ricordiamo che idealmente nel momento in cui premieremo i singoli poliziotti verranno premiati tutti i poliziotti e che il riconoscimento deve giungere anche ai familiari tutti degli stessi.

Non possiamo non evidenziare che, in tempi in cui è dovuta una particolare attenzione alla spesa pubblica e il raggiungimento di risultati sempre più alti è soddisfatto con risorse umane limitate, viene richiesto un innalzamento del sacrificio individuale del singolo poliziotto: quanto più sarà immerso nel proprio lavoro tanto più ne sarà limitata la sua libertà nella vita di relazione soprattutto familiare.

Ringraziamo quindi tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato ed i loro familiari per quanti hanno dato e che oggi ricordiamo in breve sintesi: i premi che saranno consegnati sono infatti una selezione di un numero molto più ampio e che serve alla comprensione dell’opera svolta.

Termino richiamando la frase con cui conclusi il discorso della Festa dello scorso anno nell’Aula “Giuseppe Mastino” in Questura … “Deu seu Sardu” … dicendoVi ……”Hic manemibus optime” ….Grazie … Viva l’Italia … Viva la Polizia di Stato !!