Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Interventi per ridurre le tariffe

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2017

Per quest'anno resteranno invariati i costi per lo smaltimento dell'umido al Tecnocasic 

 

Costi congelati per lo smaltimento dei rifiuti al Tecnocasic, in attesa degli interventi che porteranno a ridurre le tariffe e far circolare i bus col biometano prodotto a Macchiareddu. Il consiglio di amministrazione del Consorzio industriale ha lasciato invariati i costi per lo smaltimento dell'umido: i Comuni pagheranno 90 euro al quintale, nel 2015 il costo era di 113 euro e prima ancora 123. «Sono in arrivo altri interventi che porteranno a un'ulteriore riduzione delle tariffe con il revamping, l'ammodernamento degli impianti, e il conferimento in una discarica delle ceneri, delle scorie inertizzate e del residuo della termovalorizzazione del secco», spiega il presidente Salvatore Mattana.
«Non aver aumentato le tariffe è positivo ma il vero obiettivo è l'ulteriore riduzione - aggiunge - per questo stiamo predisponendo le gare d'appalto per la manutenzione dei due forni del revamping e per l'impianto di compostaggio e pre-trattamento delle frazione umida: miglioreranno le condizioni ambientali, si contrarranno i costi, verrà prodotta energia». Non si butta via niente perché anche gli scarti degli scarti verranno sfruttati. Per contrastare le emissioni e gli odori è in corso un progetto per la copertura delle aie, ma il Cacip vuole andare oltre: «Si può usare la frazione organica per produrre energia, con il sistema anaerobico il biogas viene utilizzato per produrre biometano - spiega Mattana - abbiamo presentato un progetto, l'obiettivo è quello di utilizzare il biometano nella flotta dei mezzi pubblici».
Sulla strategia del consorzio ha un ruolo di primo piano il Comune di Cagliari. Su 120 mila tonnellate di rifiuti trattati ogni anno al Tecnocasic, la maggior parte arriva dal capoluogo che produce 58 mila tonnellate di secco e 13 mila di umido per un costo totale di 12 milioni. «Il Tecnocasic si è adeguato alle direttive date dalla nostra commissione Servizi tecnologici», spiega il presidente Fabrizio Marcello, consigliere Pd, «il Comune ha il 30 per cento del Cacip e comincia a incidere sulle tariffe governando politicamente un sistema che prima non funzionava nel modo migliore, stiamo eliminando le diseconomie e trovando le soluzioni migliori per ridurre le emissioni, i disagi e i costi». (m. z.)