Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I casi Juventus e Udinese: impianti nuovi in tre anni

Fonte: L'Unione Sarda
22 marzo 2017

LA TEMPISTICA. Come hanno fatto le società di serie A che hanno strutture di proprietà

 

 

Tre l'hanno già costruito o acquistato (Juventus, Sassuolo e Udinese) altri sono in corsa (Cagliari, Roma, Empoli, Fiorentina), altri ancora studiano come fare e dialogano con i Comuni.
Gli stadi sono sempre più decisivi per la sopravvivenza e lo sviluppo delle società calcistiche, soprattutto quelle italiane che realizzano il 61% dei loro ricavi dai diritti tv (il 44% dei quali, però, vanno alle prime cinque forze del campionato) e meno del 20% dai biglietti venduti.
I pluricampioni d'Italia hanno impiegato solo tre anni - dal 2008 al 2011 - per passare dalla delibera del cda alla realizzazione del J-Stadium investendo 155 milioni, 2900 euro per ciascuno dei 41.500 posti a sedere. Vero è che l'accordo tra società bianconera e Comune di Torino per la concessione del diritto di superficie per 99 anni sull'area del Delle Alpi risale al 2002. Furono necessari quattro mesi per demolire il vecchio stadio e due anni per erigere il nuovo impianto, inaugurato ufficialmente l'8 settembre 2011.
Tre anni (dal 5 giugno 2013 al gennaio 2016) sono stati impiegati anche per costruire il nuovo Friuli di Udine, ribattezzato Dacia Arena , dal nome dello sponsor che ha finanziato parte dei 50 milioni di euro necessari per la costruzione. Un anno prima l'Udinese si era aggiudicata la gara bandita nell'aprile del 2012 dal Comune ottenendo la concessione dell'area per 99 anni, sino al 2112. L'impianto può ospitare 25.132 spettatori.
L'altro stadio di proprietà tra le società di serie A è il Mapei stadium di Reggio Emilia, casa del Sassuolo. Rispetto agli altri ha una storia particolare: costruito tra il '94 e il '95, è stato totalmente finanziato da privati, 1026 dei quali erano tifosi della Reggiana che sottoscrissero abbonamenti pluriennali. Modificato nel 2004 con la costruzione nell'area attigua di un centro commerciale, ha subito varie vicissitudini sino a fine 2013 quando venne acquistato per 3,75 milioni dalla Mapei, azienda del proprietario del Sassuolo, Giorgio Squinzi. (f.ma.)