Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mistretta: «Fermare l'emorragia di residenti»

Fonte: L'Unione Sarda
15 marzo 2017

COMUNE.

Vuoti urbani, l'ex rettore convocato dalla commissione Patrimonio

Mistretta: «Fermare l'emorragia di residenti»

«Bisogna attirare le giovani coppie in città. Fermare l'emorragia di residenti decidendo assieme agli altri enti come sfruttare i vuoti urbani». Il presidente della commissione Patrimonio Fabrizio Marcello ha invitato l'ex rettore dell'Università Pasquale Mistretta per aprire il dibattito sul modo migliore di sfruttare gli spazi.
«Tanti sono inutilizzati e presto se ne sommeranno altri ma non c'è mai un ragionamento complessivo - spiega Marcello - per questo abbiamo deciso di coinvolgere tutti gli attori e sarà fondamentale il ruolo della Città metropolitana».
Il primo passo è stato quello di invitare il professore emerito di Urbanistica. «La città sta vivendo alcune criticità dovute al rapido ridimensionamento degli uffici pubblici e del personale addetto che stanno creando vuoti urbani di incerta riqualificazione funzionale con il rischio di degrado edilizio - ha spiegato Mistretta - significativo è il caso della Manifattura tabacchi, attività manifatturiera pubblica conferita al patrimonio regionale per il quale non si è costruito un dialogo costruttivo per la definizione condivisa delle nuove funzioni. L'elenco è lungo e comprende in particolare ospedali, scuole e caserme». L'ex rettore propone di «affidare in gestione gratuita, o non particolarmente onerosa, alle associazioni di cittadinanza attiva quei beni oggetto di alienazione per i quali risulta difficile il reperimento di un acquirente nell'immediato: il bene viene preservato dal processo di degrado e svalutazione».
Tra Stampace e Buoncammino c'è una vasta area in fase di dismissione e per Mistretta può essere «determinante il ruolo dell'Università nel discernere tra le proprie risorse quali possano essere riconvertite per "un'offerta straordinaria" da proporre a studenti anche non sardi e a ricercatori internazionali».