Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La vecchia cara Europa

Fonte: L'Unione Sarda
6 marzo 2017

IL CONCERTO. Marco Guidarini al Teatro Lirico di Cagliari

 

 

S arà un viaggio «alla scoperta delle suggestioni musicali della Mitteleuropa», aveva anticipato Marco Guidarini alla vigilia del quinto appuntamento della stagione sinfonica del Teatro Lirico di Cagliari.
Il direttore d'orchestra genovese è stato di parola, a cominciare da Il Demetrio: ouvertüre di Myslivecek, eseguita con raffinatezza e controllo.
Siccome viaggiare in buona compagnia è meglio che da soli, ecco che per la Sinfonia concertante in Mi bemolle maggiore di Mozart il maestro Guidarini è stato raggiunto sul palco da quattro prime parti della sezione fiati della compagine orchestrale del Lirico: Riccardo Ghiani (flauto), Salvatore Chierchia (oboe), Lorenzo Panebianco (corno) e Andrea Cellacchi (fagotto).
L'esecuzione si è rivelata di ottimo livello anche in virtù del feeling con l'orchestra, discreta e concentrata nell'accompagnare i solisti in un'apprezzata prova all'insegna della tecnica e della brillantezza.
Nuova tappa del viaggio, nuovo passeggero a bordo: il giunonico mezzosoprano Ester Pavlu, a proprio agio nei rari Canti biblici op. 99 di Dvorák. Emissione corretta e timbro gradevole, la cantante praghese va lodata per l'espressività e il gusto nel cogliere la varietà di significati dell'ultimo lavoro americano di Dvorák.
Dopo l'intervallo, il direttore Guidarini ha condotto l'orchestra alla meta conclusiva del percorso: la Sinfonia in Re maggiore “Praga” di Mozart, la cui struttura densa di contrasti espressivi tra compostezza e inquietudine precede l'esperienza che il pubblico di Praga vivrà nel 1787 con il Don Giovanni.
Al termine, gli applausi del pubblico cagliaritano (aumentati di intensità nel corso del concerto) sono sembrati voler dire è stato un bel viaggio, peccato sia finito.
Fabio Marcello