Rassegna Stampa

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Hotel Mediterraneo, spy story dietro lo stop. Fi: "Sfregio a Bonaria"

Fonte: web Castedduonline.it
6 marzo 2017

 

Autore: Ennio Neri il 03/03/2017 13:33

 


di Ennio Neri

“Le verità è che c’è paura di indagare e scoprire cosa c’è sotto”. Lo dice a mezza bocca Piergiorgio Massidda, ex senatore Pdl e consigliere comunale del gruppo #Cagliari16. E il timore è che dietro lo stop ai lavori dell’hotel Mediterraneo c’è una vicenda dai contorni ancora poco chiari.

E il risultato è “uno scandalo”, attacca Stefano Schirru, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, uno scempio in uno dei luoghi paesaggisticamente più nobili della città: lo spazio tra il mare e la basilica di Nostra Signora di Bonaria, una delle “cartoline” del capoluogo.

Schirru, assieme a Massidda e al consigliere regionale forzista Stefano Tunis, ha convocato una conferenza stampa proprio davanti al cantiere, chiuso ormai da 3 anni, per la riqualificazione del vecchio hotel Mediterraneo. Ha presentato un’interrogazione in cui chiede a sindaco e giunta notizie sulla società che ha acquisito l’immobile, sui soci e sui dettagli della concessione edilizia (data di presentazione e scadenza). “Vogliamo sapere” ha aggiunto Schirru, “ se sono state chieste fidejussioni o garanzie per la città in caso di interruzione dei lavori e se il sindaco ha chiesto atti volti a conoscere lo stato della situazione”.

Tunis non ha risparmiato una stoccata alla Regione: “in assenza di una legge urbanistica sono possibili anche scempi come questo”. “Potrebbe diventare l’albergo del porto”, ha attaccato Massidda, “ma ancora non sappiamo che idea abbia il sindaco sulla città: è turistica o no? Nessuno glielo chiede. Nemmeno la stampa”.

La storia. La proprietà dell’immobile e la gestione dell’attività alberghiera dell'Hotel Mediterraneo sono suddivise dall’estate del 2013  tra due società, la Reiservice Srl e la Reistar Srl. Entrambe fanno capo ad amministratori e soci russi. Protagonista in entrambe le società è stato Vitaly Khomiakov. Ma a collegare Cagliari con i misteri dell’alta finanza russa, scrive il consigliere, è il nome del socio di maggioranza della Reistar, tale Dmitri Goloshchapov, imprenditore che risulterebbe avere appena 24 anni, e sempre per Lancioni, Dmitri è figlio di Konstantin Goloshchapov, direttore di Smp Bank, la banca di proprietà dei fratelli Boris e Arkady Rotenberg, tra i più influenti uomini d’affari della Russia e amici inseparabili del presidente Vladimir Putin.

Nel settembre del 2014 l'Autorità giudiziaria italiana ha di fatto bloccato tutte le operazioni finanziarie in Italia di Arkady Rotenberg nell'ambito dell'attuazione di provvedimenti sanzionatori adottati dall'Unione Europea. Nello stesso periodo si sono interrotti per sempre anche i lavori di ristrutturazione all’Hotel Mediterraneo. Tutto lascia pensare che il flusso di denaro si sia bloccato a causa del provvedimento giudiziario, anche se Rotenberg ufficialmente non compare in nessuno dei documenti a disposizione. Rileva poi un ulteriore elemento che lascia ipotizzare un legame tra le due vicende: l’identità di una professionista che ha lavorato a Roma per i Rotenberg e a Cagliari per il Mediterraneo, l’architetto Carmen Etzi che ha progettato il Luxury Hotel di Roma sequestrato a Rotenberg nel 2014 e incaricata della parte architettonica della ristrutturazione del nostro Hotel Mediterraneo.