Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stadio, conto alla rovescia

Fonte: L'Unione Sarda
27 febbraio 2017

SANT'ELIA.

Un impianto provvisorio ospiterà per tre anni le partite interne del Cagliari

La settimana prossima l'ok della commissione regionale Tra dodici giorni, se tutto fila liscio, il Cagliari potrà presentare il progetto per lo stadio temporaneo e tra un mese e mezzo cominciare i lavori accanto al Sant'Elia. Dopo anni di rinvii e polemiche a dicembre 2015 è arrivata la svolta: la società e l'amministrazione comunale hanno presentato il progetto per mandare in pensione lo stadio costruito dopo lo scudetto del 1970 e sostituirlo con un impianto nuovo di zecca.
I NUMERI Struttura modernissima che potrà ospitare tra 21 e 23 mila spettatori con la certificazione Uefa di primissimo profilo: potrà ospitare tutte le competizioni escluse le finali. Sarà impreziosito dal museo del Cagliari che proprio al tempo del battesimo - i piani dicono 2020 - compirà cent'anni. Attorno centri sportivi e un'area commerciale di circa 15 mila metri quadri con un hotel.
Dopo aver valutato varie ipotesi, la società ha deciso di tenere la squadra a Sant'Elia: verrà realizzato un impianto temporaneo nei parcheggi tra i distinti e il mercato. Tra un mese e mezzo potrebbero partire i lavori per trasformare l'attuale area parcheggio in un impianto di gioco idoneo per ospitare le gare di serie A: verrà sistemata la stessa struttura che era stata allestita a Is Arenas. L' impianto temporaneo da 16.233 posti (3.232 nella Main stand, 4.384 in curva Nord, 3.889 nei Distinti, 4.313 nella Sud e 415 per gli ospiti) sarà dotato di skybox, una zona hospitality e di un percorso interattivo-museale dedicato alla storia del Cagliari. I diversamente abili troveranno spazio nelle prime file dei Distinti e della Sud, senza ringhiere, con pannelli in plexiglass che proteggeranno le tribune sistemate a circa 8 metri dal campo. Questa, per almeno tre anni, sarà la nuova casa dei rossoblù.
ITER Dopo gli annunci di fine 2015, il primo via libera all'operazione è arrivato dal Consiglio comunale ad aprile 2016 e due mesi dopo la Giunta regionale ha confermato il riconoscimento del «preminente interesse e della rilevanza regionale» dell'opera. All'inizio di novembre palazzo Bacaredda ha approvato la variante urbanistica che spiana la strada ai due interventi perché da una parte permette la realizzazione dell'impianto temporaneo e dall'altra l'introduzione di servizi extra-sportivi, un passaggio ritenuto fondamentale per la società che nel nuovo stadio ha previsto l'apertura di diverse attività commerciali per rientrare negli investimenti.
LA VARIANTE Martedì l'Aula ha votato l'adozione definitiva della variante e giovedì le carte sono arrivate al Comitato tecnico regionale per l'urbanistica per la verifica di coerenza. La riunione è prevista per la settimana prossima e se dovesse arrivare l'ok la pratica tornerebbe in Comune per la pubblicazione sul Buras. Il bollettino della Regione viene pubblicato ogni giovedì e si arriverebbe così al 9 marzo. Il presidente del Cagliari ha assicurato che il progetto dello stadio temporaneo sarà subito presentato al Suap e che serviranno trenta giorni per poter cominciare i lavori. Solo quando sarà operativa la nuova struttura partirà l'iter per la demolizione-ricostruzione del glorioso Sant'Elia.
Marcello Zasso