Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«È la nostra Istoria» Trent'anni di Tazenda

Fonte: L'Unione Sarda
22 febbraio 2017

Marielli, Camedda e Nite sabato dal vivo a Cagliari

 

 

S ' istoria. La storia. Quella che i Tazenda hanno vissuto. Quella che i Tazenda hanno fatto. E quella che i Tazenda vi racconteranno sabato sera, all'Auditorium Comunale di Cagliari, in un concerto che ripercorre trent'anni di vita e di musica.
«Un concerto spettacolo con una veste acustica e tanti ricordi», spiega il chitarrista Gino Marielli. «Abbiamo debuttato il 12 gennaio al Parco della Musica di Roma, un posto moderno e molto bello, dove non avevamo mai suonato. È andata così bene che non potevamo non proporlo nella nostra terra».
A cosa devono prepararsi i fan?
«Nei primi venticinque minuti lo spettacolo ha un sapore teatrale. Entro in scena da solo, con la chitarra, racconto di quando per la prima volta incontrai Andrea Parodi. Accenno qualche brano, un rock'n' roll di Little Richard, ritorno ragazzo. Poi sale sul palco Gigi Camedda, con lui c'è suo figlio, la strada dei ricordi è lunga. Facciamo pure un pezzo di Venditti, un altro di Keith Emerson, di cui a quell'epoca, come tanti, andavamo matti: “Honky Tonk Train Blues”. Fino ai pezzi di Gianni Morandi, che per noi hanno rappresentato una palestra. In quel momento entra Nicola Nite, è il nostro cantante, è con noi da cinque anni. Una volta conclusa questa parentesi, si entra nel vivo della serata».
C'è un'altra novità.
«Mandolino, banjo, dijembè, darbuka, cajon, e hang, che ha una forma circolare e produce un suono celestiale, sono gli strumenti che, per la prima volta, suoniamo in un concerto. Gran parte dello spettacolo è in acustico, anche se non rinunciamo del tutto a sonorità elettriche ed elettroniche».
La terza novità riguarda gli arrangiamenti.
«Non abbiamo stravolto le melodie e neanche le armonie, che presentano giusto qualche piccola variazione rispetto ai brani originali. Modifichiamo l'intensità, le dinamiche e il ritmo. I momenti tradizionalmente più rock, vengono sostituiti con suoni che si adattano meglio al clima generale».
Il concerto quanto dura?
«Due ore e venti. In scaletta ci sono più di venticinque pezzi»
Dopo Cagliari ci sarà anche qualche altra tappa in Sardegna?
«A metà marzo saremo ad Alghero».
Celebrare trent'anni di onorata attività pubblicando anche un nuovo disco, renderebbe la festa ancora più bella.
«Siamo già lavoro».
Carlo Argiolas