Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una distesa sconfinata di alghe

Fonte: L'Unione Sarda
20 febbraio 2017

POETTO. L'assessora all'Igiene del suolo: «Non saranno toccate, frenano l'erosione»

 

Il fenomeno è particolarmente vistoso alla prima fermata

 

All'altezza della prima fermata la distesa marrone parte dalla battigia e arriva a un metro di distanza dalla recinzione del Wind surfing club: quasi venti metri di profondità per centinaia di lunghezza. È l'altra faccia del Poetto dopo la mareggiata dei giorni scorsi: mentre tra quarta e quinta fermata, grazie alle barriere di protezione che l'hanno trattenuta, è ricomparsa la sabbia bianca e sottile, alla prima di sabbia se ne vede poca. Da un lato il mare se l'è portata via, scoprendo in riva alcune rocce di cui i più giovani non avevano memoria, dall'altro ha ricoperto l'arenile con un letto di alghe.
CLAUDIA MEDDA Queste ultime, a dire il vero, sono presenti un po' lungo tutta la spiaggia. Alla prima fermata, però, formano una distesa che, in alcuni punti, supera i venti metri di profondità. «Non verranno toccate», promette Claudia Medda, assessora all'Igiene del suolo: «Le alghe in spiaggia sono come le foglie in un bosco, non vanno considerate rifiuti ma elementi naturali». Quindi nessuna rimozione in programma? «Nemmeno a pensarci», ribadisce l'assessora: «Ho fatto un sopralluogo in spiaggia per rendermi conto di persona della situazione. Capisco che il colpo d'occhio non sia dei migliori, capisco pure che l'odore possa non essere dei più piacevoli ma, ripeto, la presenza delle alghe in spiaggia è naturale. Certo, la mareggiata quest'anno è stata più intensa degli anni scorsi e quindi ce ne sono molte. Ma hanno un effetto benefico: riducono l'erosione, che in particolare alla prima fermata è più intensa che nel resto della spiaggia. Per liberarcene dovremo aspettare il maestrale, che in genere le porta via: non dovrebbe tardare».
BAGNANTI Lamentele per la presenza delle alghe in spiaggia, giura Medda, al Comune non ne sono arrivate: «Nessuno, finora, ci ha chiesto di portarle via». E in effetti ieri mattina i cagliaritani non si sono fatti scoraggiare dal fenomeno e hanno approfittato della bella giornata: baretti affollati sia per l'aperitivo che per il pranzo e, in spiaggia, anche diverse famigliole che, per la gioia dei bambini, hanno improvvisare allegre battaglie con le “palle di alghe” (egagropili, per chiamarle col loro nome). Il sole, la temperatura mite, l'acqua tutt'altro che gelida hanno anche concesso il piacere di una nuotata ai fautori del bagno tutto l'anno. Fra questi, davanti al Lido, Antonello Unida, 56 anni, impiegato di banca, ex consigliere della Provincia di Sassari, che documenta i suoi bagni fuori stagione con video che, su Facebook, raccolgono like e commenti: «Ogni volta che ho l'occasione di venire a Cagliari non rinuncio alla nuotata al Poetto. Diciotto gradi fuori, 15 in acqua: per me che nuoto d'inverno ad Alghero, è una passeggiata». Le alghe? «Tante: in molto tratti entrare in acqua è fastidioso». Decisamente meno social ma altrettanto beata la nuotata di una donna che, cuffietta verde pisello ben calcata in testa, galleggiava canticchiando.
AFFIORAMENTI A preoccupare Claudia Medda sono invece i fenomeni erosivi: «Alla prima fermata, trattenere la sabbia si sta rivelando più difficile che altrove. Le rocce portate allo scoperto in quel tratto di spiaggia rappresentano un fenomeno analogo a quello che si è verificato anche in altri tratti di costa: penso a Nora, o a Chia, dove la mareggiata ha addirittura fatto emergere un prezioso reperto archeologico». È successo anche a Stintino, nella spiaggia della Pelosa, dove è affiorato un muro antico, prima sommerso dalla sabbia.
Marco Noce