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Si stringono i tempi per l'organizzazione del G7 dei trasporti in Sardegna, in particolare a Cagliari. La destinazione non è stata ancora designata ufficialmente, ma c'è qualcosa di più di una semplice candidatura se la struttura di missione della Presidenza italiana del gruppo dei Paesi più industrializzati è arrivata in città per alcuni sopralluoghi, con un mandato esplorativo per verificare la possibilità di tenere il summit dei ministri nell'Isola a metà giugno.

La delegazione, guidata da Alessandro Modiano, ministro plenipotenziario, ha incontrato in prefettura la Prefetta Giuliana Perrotta, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il capo di gabinetto della Regione, Filippo Spanu, e i vertici delle forze dell'ordine. Prima del confronto, è stato fatto un sopralluogo alla ex Manifattura Tabacchi. Uno spazio multifunzionale situato al centro della città, non lontano da diversi alberghi che potrebbero ospitare le delegazioni. Per ora quella di Cagliari resta la sede più accreditata e avrebbe già colpito favorevolmente la delegazione ministeriale, ma la decisione finale ci sarà solo dopo il via libera anche dagli altri Paesi aderenti: Canada, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito.

"Per Cagliari è una buona notizia: sarà un'ottima vetrina per la città - dice all'ANSA il sindaco Zedda - Ci ha fatto anche piacere aver sentito che si vorrebbe organizzare, a margine del vertice, alcuni eventi sulla mobilità. I luoghi si prestano per questo tipo di iniziative e lo steso tema della mobilità è un tema importante per noi che viviamo in un'Isola". Il nord Sardegna, però, scalpita e contesta la scelta di Cagliari. Il sindaco di Alghero, Mario Bruno, ha già scritto al ministro Delrio caldeggiando la candidatura della sua città quale sede del vertice. "E' partita da questa parte della Sardegna - argomenta il primo cittadino - la battaglia sui trasporti, unendo territori lontani in nome della mobilità. Alghero, quindi, sarebbe strategica per ospitare il prossimo summit".