Rassegna Stampa

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Legge regionale “maschilista” e “nemica della parità di genere”. Presentato ricorso al Tribunale di

Fonte: web Vistanet Cagliari
14 febbraio 2017

Legge regionale “maschilista” e “nemica della parità di genere”. Presentato ricorso al Tribunale di Cagliari



La legge elettorale sarda non garantisce l’equilibrio di genere. A sostenerlo sono tre ex esponenti di spicco di Sel, l’assessora regionale della Pubblica istruzione Claudia Firino, l’assessora comunale all’Urbanistica del Comune di Cagliari Francesca Ghirra e il senatore Luciano Uras. I tre hanno presentato ricorso al tribunale civile di Cagliari questa mattina e i giudici ne discuteranno il 13 ottobre.



«Questa legge, che non ha recepito la doppia preferenza – spiega Francesca Ghirra – è incostituzionale.  Siamo tra le peggiori regioni italiane come rappresentanza di genere: in Consiglio regionale ci sono 4 donne su 60 consiglieri. Prendiamo l’esempio del Comune di Cagliari. Nella passata consiliatura eravamo in due, oggi, grazie alla doppia preferenza siamo 9 su 36, si tratta di un netto miglioramento. Io non sono molto a favore di questo tipo di misure, ma è evidente che non se ne può fare a meno».


L’assessora all’Urbanistica del Comune di Cagliari Francesca Ghirra
«L’iniziativa – ha spiegato Uras – vuole sollecitare il Consiglio regionale a prendere atto dell’inadeguatezza dell’attuale legge elettorale, maschilista, che vede la Sardegna tra la peggiori regioni d’Italia con un’assemblea composta per il 92% da uomini».

 


«Una legge illegittima sotto il profilo costituzionale perché contraria al principio di rappresentatività – hanno sottolineato le legali che hanno scritto il ricorso, Irene Madeddu e Margherita Zurru – e anche alle norme internazionali di pari rango».

Tra i firmatari anche il presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale Francesco Agus, firma poi ritirata solo per una potenziale incompatibilità con la sua carica istituzionale.