Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Piste per il cicloturismo, cinque bandi nel 2017»

Fonte: L'Unione Sarda
7 febbraio 2017

Illustrato dalla Giunta il progetto da 2000 chilometri che attraverserà tutta l'Isola

 

 

Si sale in bicicletta appena si scende dall'aereo, dalla nave o dal treno. Poi via sui pedali scegliendo tra 42 itinerari, ciascuno lungo mediamente tra i 40 e i 60 chilometri. Con uno sviluppo complessivo di 2.000 chilometri (come già anticipato dall'Unione Sarda), questi percorsi collegano i centri abitati, i siti di interesse storico, paesaggistico e culturale. Per realizzare le infrastrutture che consentiranno di attraversare la Sardegna in bici, occorrono 225 milioni di euro. La sfida della rete ciclabile sarda comincia subito con due finanziamenti: 8 milioni di euro dal piano delle infrastrutture per finanziare cinque direttrici nelle aree non urbane (quasi 700 chilometri e 13 itinerari), più altri 7 milioni di fondi europei per realizzare gli itinerari urbani.
La Giunta ha approvato lo studio preliminare della rete ciclabile sarda elaborato dall'Arst con il centro ricerche economiche e mobilità dell'università di Cagliari (Cirem). «I tempi di realizzazione sono gli stessi previsti per tutte le opere pubbliche», spiega Paolo Maninchedda, assessore regionale ai Lavori pubblici, intanto, però, «i primi cinque itinerari vanno a gara entro il 2017 e sono ben distribuiti in tutta la Sardegna, dal nord, al centro, al sud. L'aspetto interessante è che connettono da subito circuiti extraurbani con circuiti urbani».
Nell'anno dell'edizione numero 100 del Giro d'Italia, che a maggio partirà dall'Isola, la rete ciclabile sarda rappresenta un'opportunità anche per il turismo. «Possiamo costruire un prodotto legato alla sostenibilità, alla crescita economica delle zone interne e alla destagionalizzazione, davvero complementare al marino balneare », dice Francesco Morandi assessore al Turismo.
Inevitabili le ricadute economiche: l'università di Cagliari stima che quando l'intera rete sarà realizzata, questa potrà produrre ogni anno benefici diretti pari a oltre 85 milioni di euro, ben 31.572 euro per ogni chilometro.
Mauro Madeddu