Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Province, l'Anci protesta Decaro: niente intesa sulle risorse senza le Isole

Fonte: L'Unione Sarda
3 febbraio 2017

Erriu e Spano ieri a Roma: «La Sardegna non può essere esclusa»

 

Slitta alla prossima settimana la decisione della Conferenza unificata Stato-Regioni sul decreto per la ripartizione delle risorse alle Province e alle Città metropolitane da cui sono escluse Sardegna e Sicilia. Intanto, la Regione ha incassato il sostegno ufficiale dell'Anci nazionale: ieri il presidente Antonio Decaro ha ribadito che non darà l'ok al decreto se non verranno ricomprese le due Isole maggiori. «Noi non potremo fare l'intesa se non recuperiamo il fondo per nettizzare il prelievo alle città metropolitane, per quelle che appartengono alle Regioni a statuto speciale in Sicilia e in Sardegna», sono state le parole di Decaro al termine della Conferenza Unificata.
L'ANCI Era stato il presidente di Anci Sardegna a inviare il 25 gennaio scorso una lettera al presidente nazionale per denunciare la «evidente disparità di trattamento che il Governo vuole riservare nei confronti di Sicilia e Sardegna». Concetti ribaditi ieri al tavolo romano dagli assessori a Enti locali e Ambiente, Cristiano Erriu e Donatella Spano.
LA REGIONE «La Sardegna non può essere esclusa dal riparto del miliardo e 700 milioni di euro spettante alle Regioni, previsto dalla legge finanziaria 2017», hanno detto. Erriu, in particolare, ha sottolineato che «la Conferenza, compresi i presidenti di Regioni a Statuto ordinario come Michele Emiliano, ha espresso totale solidarietà alle Regioni a Statuto speciale, in particolare a Sicilia e Sardegna». L'Isola ha anche sollevato il problema sul mancato riparto di altri 950 milioni agli enti locali delle Regioni a Statuto speciale.
LA BATTAGLIA La Giunta Pigliaru si è già detta pronta allo scontro istituzionale e ha annunciato un'opposizione dura «in tutte le sedi». Per effetto di questa cura dimagrante, infatti, gli enti locali sardi rischiano di non poter più esercitare le proprie funzioni. Tra i possibili fronti da aprire, un ricorso alla Corte Costituzionale e un'azione congiunta tra parlamentari isolani, consiglieri regionali, Anci, Cal e Città metropolitana di Cagliari.
Roberto Murgia