Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sì del Consiglio al primo documento contabile Città metropolitana, avvio con poche risorse

Fonte: L'Unione Sarda
31 gennaio 2017

PALAZZO REGIO.

Sì del Consiglio al primo documento contabile Città metropolitana,
avvio con poche risorse 


Il Consiglio metropolitano ha approvato ieri il Documento unico di programmazione (Dup) e il primo bilancio di previsione della Città metropolitana per il 2017. Nel documento approvato (107 milioni per l'anno in corso, 58 milioni di spesa corrente, 24 milioni di trasferimenti-rimborso allo Stato), i numeri dell'ente: dalle risorse umane (256 dipendenti) alle partecipazioni in altre società (Cacip, 40 per cento; Parco di Molentargius, 3 per cento; Parco Gutturu Mannu, 4,1 per cento), dal piano triennale delle opere pubbliche (interventi per 54 milioni) agli immobili, dalle entrate alle uscite relative al contributo alla finanza pubblica.
LE VOCI Il sindaco Massimo Zedda ha illustrato al Consiglio ogni voce e passaggio del documento. Non sono previsti accessi a mutui o indebitamento. Rimangono in cassa oltre 95 milioni di euro fermi per il patto di stabilità.
È stato osservato che se è vero che i Comuni della Città metropolitana sono stati individuati come destinatari dei 168 milioni di euro relativi al “Patto per Cagliari”, è altrettanto vero che il nuovo ente, come tutti gli enti territoriali, «eredita una situazione in forza della quale lo Stato centrale», ha sottolineato Francesco Lilliu, consigliere e segretario provinciale Pd, «in questi ultimi anni ha drasticamente ridotto i trasferimenti, determinando una ridotta capacità di spesa, che è tutta incentrata nell'erogazione di servizi come la manutenzione delle strade e delle scuole superiori pubbliche».
IL SINDACO Il bilancio, come ha rilevato il sindaco Zedda, «è stato redatto in linea con quanto contenuto nel Documento unico di programmazione». La previsione delle entrate non si basa su un trend storico preciso, «ma su una ripartizione in base alla popolazione e al territorio dei 17 Comuni della Città metropolitana», pari «a circa il 75 per cento del gettito annuo della soppressa Provincia».
LA GESTIONE Il Consiglio ha constatato che il bilancio non poteva che essere tecnico e che le somme contenute nel documento di spesa dovranno essere utilizzate per la gestione ordinaria e per lo svolgimento dei compiti essenziali della Città metropolitana.
CRITICITÀ Il capitolo contributi erariali tra tra le criticità. «Non sono previsti trasferimenti da parte dello Stato», ha sottolineato Fabrizio Marcello, Pd, «perché i contributi spettanti alla soppressa Provincia sono stati quasi azzerati fin dal 2012». (p. p.)